Cristina Nenna, Zak una zebra sopra le righe, Valentina Edizioni
Cos’è che ci distingue veramente? Cos’è che ci rende unici e irripetibili? Cosa può fare una giovane zebra che si sente perfettamente identica a tutte le altre della savana? Da qui parte la storia della zebra Zak che, stufa di mescolarsi con le altre, cerca un modo per distinguersi e spiccare. E Zak ce la mette proprio tutta! Spreme le meningi e si scervella nello sperimentare stratagemmi che le facciano cambiare quantomeno aspetto. E allora ecco che si fa ricoprire di fango da un elefante. Il fango si asciuga e Zak pensa di avercela fatta, peccato che dopo un po’ arrivi la pioggia a lavar via tutto. Sconfitta ma non rassegnata, Zak ci riprova e chiede alle scimmie di tirarle via ciuffi di pelo in modo da apparire a pois e non più a strisce, ma fa malissimo e dopo appena il primo strappo Zak scappa via a gambe levate. Forse potrebbe aiutarla l’abbronzatura, ma finisce solo per stordirsi al sole. Insomma, Zak non sa più cosa fare, più ci pensa più crede che sia davvero necessario distinguersi in qualcosa. Si intristisce al pensiero che perfino suo padre una volta la scambiò per un’altra zebra.
E allora cosa può fare? Siamo proprio sicuri che ciò cerca si trovi fuori, altrove? E se fosse il suo gran cuore a fare davvero la differenza? Una storia scritta da Cristina Nenna e illustrata in maniera eccellente da Roger Olmos per trasmettere ai piccoli lettori un messaggio importantissimo, cioè che non sarà mai un vestito o un oggetto a distinguerci dagli altri, bensì le peculiarità della personalità di ognuno, quei tratti distintivi che rendono ciascuno di noi irripetibile. Trovo che sia davvero un bel messaggio nell’epoca in cui i ragazzi tendono tutti all’appiattimento e all’omologazione, dunque ben venga una storia che ci parla di unicità, ma che sia quella più giusta ovviamente. Perché per assimilare alcune cose non si è mai troppo piccoli, farlo poi attraverso una buffissima zebra è davvero una fortuna!