Non potendo cambiare gli adulti, ho scelto di lavorare sui bambini perché ne crescano di migliori. È una strategia rivoluzionaria quella di lavorare sui e con i bambini come futuri uomini. (Bruno Munari)
Bruno Munari, artista, designer e pedagogo intuitivo, ha reinventato il metodo di fare laboratorio, rendendo quest’ultimo un luogo di sperimentazione e arte che stimola la capacità creativa dei bambini. Giocare con Munari è stata una delle iniziative più importanti che l’artista ha promosso nel corso degli anni ’90, un’attività di laboratorio basata sulla conoscenza del mondo attraverso i sensi e il gioco. Lavorare e giocare con lui era molte cose insieme: svago, crescita, stimolo, conoscenza, scoperta, sviluppo di progetti e creatività, rivoluzione.
Munari ci ha lasciato molto, il suo metodo, la sua lezione, i suoi “libri-oggetto e giochi-per-pensare”, una collezione di progetti che sprigionano ancora oggi idee, suscitano sussulti, incuriosiscono in mille modi, insomma scatenano l’impossibile!
Negli ultimi anni, soprattutto in occasione del centenario della nascita, Corraini Edizioni, per cui Munari ha creato la collana Block Notes, Favola delle Favole e tanto altro, ne ha promosso l’attività e l’opera attraverso mostre e iniziative, tutte di successo. L’ultima tra queste, inaugurata la scorsa settimana, ha l’invitante titolo di Vietato non toccare, mostra-gioco nata dalla collaborazione con Associazione Bruno Munari e MUBA (Museo dei Bambini di Milano), sede della mostra stessa.
Si tratta di un’esperienza sensoriale cui bambini e adulti possono accostarsi in libertà, sperimentando, manipolando, componendo e toccando le installazioni con tutto il corpo. Le fasi del gioco sono quattro (Le Scatole della Meraviglia, Toccare con gli occhi e vedere con le mani, Il gioco Più e Meno, Il Prato dei Prelibri) e ad essi si aggiungono workshop ed eventi formativi per gli adulti. La mostra resterà aperta fino a settembre e i biglietti sono disponibili per l’acquisto online. Una buona notizia per chi ha intenzione di tornarci più volte, organizzando un percorso a tappe, per cercare ciò che non ha sentito la volta precedente, in modo da rendere l’esperienza quanto più totale e completa possibile. E ogni toc toc iniziale sarà l’apertura ad un mondo sempre nuovo, con un pizzico di consapevolezza in più, che, volta per volta, costituirà per il bambino un passo verso l’uomo futuro. Il passo di una strategia rivoluzionaria.
Toc toc. Chi è? Apri la porta.
[Le foto sono tratte dal sito web Associazione Bruno Munari]