Sarebbe proprio ora che la pimavera arrivasse! Ci attendono passeggiate e giochi all’aria aperta, attendono anche i gerani sui nostri balconi e le rose incerte nei loro boccioli. Attendono coccinelle e farfalle, bruchi e api. La natura roda i motori. Si spengono i camini, i panni riappariranno a sciorinare come bandiere per le strade, i giubbottoni, che ci rendono impacciati, verrranno riposti e tutto sarà più leggero e fresco.
Vice veris, ossia “tempo di primavera”, è la poesia di Franco Fortini (1917-1994) che ho scelto per questo mese di marzo, il mese delle promesse. Dopo un lungo inverno piovoso, in cui le finestre, in classe e a casa, hanno avuto lo stesso colore dell’asfalto, anche noi vorremmo presto affermare “Mai una primavera come questa è venuta al mondo”. Dunque, attendiamo speranzosi la stagione degli inizi.
Vice veris
Mai una primavera come questa
È venuta nel mondo. Certo è un giorno
Da molto tempo a me promesso questo
Dove tutto il mio sguardo si fa eguale
Ai miei confini, riposando; e quanta
Calma giustizia nel pensiero è in fiore
Quanta limpida luce orna il colore
Delle ombre del mondo. Ora conosco
Perché mai degli inverni ove a fatica
Si levò questo esistere mio vivo
M’è rimasto quel nome, che mi scrivo
Su quest’aria d’aprile, o sola antica
E perduta oltre il pianto sempre cara
Immagine d’amore mia compagna.