Buongiorno a tutti voi, grandi e piccini!
È passato un mese dal nostro ultimo incontro ed io nel frattempo ho viaggiato senza sosta, in lungo e in largo, di qua e di là, di su e di giù, a destra e a sinistra, avanti e indietro. Ma in tutto questo via vai ho trovato il tempo per scegliere un libro molto particolare da mostrarvi. Ora mi fermo a riposare, prendo un po’ di fiato e lo sfoglio qui con voi. Eccolo qua, recuperato in Russia e ripulito da tutta la polvere e le pulci a cui aveva dato ospitalità.
S’intitola Signor Limone, scritto da Henry Sapgir, illustrato da O. Zotov e pubblicato dall’editore Mondo dei bambini nel 1962. Il libro ha come protagonisti la frutta e la verdura, che sfoggiano le loro qualità e danno lustro alla terra che li ha fatti nascere e crescere. Un carosello di carote, mele e pere in quantità, come in una sagra di paese.
La storia comincia così: un giornalista viene mandato all’estero dal suo capo per scrive un articolo sull’agricoltura. Il giornalista è il Signor Limone, un vero limone con braccia, gambe, occhi, bocca e tanto di pipa, cappello e macchina fotografica al collo. Il suo capo è il Signor Pompelmo, un vero pompelmo, anche lui con tutte le caratteristiche per muoversi, parlare e fumare il sigaro. Con il Signor Limone viaggeranno dei turisti, individui appartenenti anche loro al mondo vegetale, con cui condividerà quest’avventura. Il Signor Limone non si aspettava di trovare qualcosa di interessante, niente vita e nessun tipo di coltivazione; era già pronto a scrivere un articolo molto critico sulle terre che stava andando ad esplorare. L’allegra compagnia salta in auto e comincia il suo viaggio: sorpresa! I terreni sono fertili e ovunque c’è vita! I campi sono rigogliosi e il grano splende dappertutto! E quanti incontri si fanno sulla strada: tantissimi tipi di frutta e verdura abitano queste meravigliose terre! Dalla seconda pagina del libro fino alla fine, l’autore descrive tanti e diversi personaggi del mondo vegetale che vanno incontro alla compagnia di viaggiatori esclamando “sì, sì, ammirate!”. E più i turisti si mostrano entusiasti di questa scoperta, più il Signor Limone si innervosisce per la delusione di non aver trovato ciò che si aspettava di vedere! Si arrabbia talmente tanto da fuggire e abbandonare la storia in tutta fretta, dimenticando di portare con sé la pipa e tutti gli altri suoi accessori!
Vi chiederete: ma perchè il Signor Limone si arrabbia così tanto? E perchè era certo di non trovare niente? Dovete sapere che dietro questa storia c’è di più. Parla di un mondo scomparso: l’Unione Sovietica. In quei luoghi, negli anni sessanta, era importante dimostrare ai lettori, anche i più piccoli, che l’Unione Sovietica era un posto molto bello in cui vivere, più bello che altrove. Più bello dell’America, paese da cui sembra partire il Signor Limone, a giudicare dai grattacieli sullo sfondo della prima pagina.
Nello spulciare libri di questo genere ti saltano in testa mille domande: è giusto usare la letteratura per l’infanzia come strumento per diffondere un’idea politica? E se si trattasse semplicemente dell’amore per il proprio paese? Tra cinquant’anni i libri scritti oggi per i ragazzi faranno lo stesso effetto? Non so rispondere, so soltanto che il Signor Limone con la pipa e il papillon, il Signor Pompelmo nel suo ufficio e la verdura che viaggia in una decappottabile, mi fanno molto ridere.