Benvenuti nello spazio dedicato a un’arte che ci scorre nelle vene ma – e proprio non ci spieghiamo come! – rischia di essere sempre meno letta. Dopo i nostri versi per novembre, salutiamo di nuovo in coro la signora Poesia!
I versi che vi proponiamo hanno sempre la particolarità di affrontare, più o meno velatamente, il mondo dell’infanzia: siamo infatti convintissimi che lo sguardo del Poeta sia di fatto lo sguardo di un bambino…
(… tre generazioni di donne, ce ne stavamo,
come attorno a un fuoco sul lettone,
e le parole ancora doni di Natale
da scartare; qualche risata
qualche sospiro lungo e grosso, e un tempo
senza tempo tutto stretto intorno);
mentre le nostre bambine
giocavano a carte,
coi capelli scarmigliati,
e il sorriso imperlato di sudore.