L’autunno Babalibri continua a regalarci piacevoli sorprese, di cui non riusciamo proprio a fare a meno di parlarvi!
Insieme con Palomino protagonista dell’omonimo albo (ve lo abbiamo raccontato qui), ecco fare capolino tra le pagine di un altro piccolo e gradevolissimo albo illustrato la storia di Maxime e dei suoi fratelli. Si intitola Una giornata da indiano, di Jean-Luc Englebert.
La storia
Maxime e i suoi cinque fratelli, in attesa del rientro di mamma e papà che sono andati a fare la spesa in barca, affamati decidono di allontanarsi da casa per andare a pesca e procurarsi così qualcosa da mettere sotto i denti.
Maxime, il più intraprendente tra loro, conosce il posto giusto. Così, indossate le piume da indiano, si mette a capo della spedizione.
I sei fratellini seguono Maxime lungo un sentiero misterioso, nel vento e nella pioggia. Ma – ahimè – la pesca sembra non essere fruttuosa, non subito almeno, e i cinque fratelli, stanchi di attendere che il primo pesce abbocchi, mettono il broncio.
Maxime allora, offeso, decide di andarsene molto molto lontano, e brontolando arriva su una collina, si sdraia nell’erba e inizia a guardare le nuvole sospinte dal vento.
Un po’ per volta arrivano anche gli altri. Dopo una bella dormita disturbati solo dal rumore del vento, riprendono il sentiero verso casa. Ormai è sera e non possono fare a meno di notare le stelle brillare nel cielo: l’Orsa Maggiore sembra stia preparando le frittelle all’Orsa Minore.
I sei fratellini finalmente rientrano a casa, dove ad aspettarli trovano mamma, papà e delle buonissime frittelle calde.
Un percorso di crescita
Una giornata da indiano è una storia breve, leggera, alla cui leggerezza contribuiscono anche le illustrazioni acquerellate e i colori nelle tonalità del mare e della natura. Eppure, nella sua brevità, questa storia dice moltissimo, a proposito dell’importanza per ogni bambino di conquistare un posto nel mondo, di crescere e diventare autonomo, facendosi strada tra le piccole vicende quotidiane che segnano il percorso della sua infanzia.
Maxime decide di assumersi una responsabilità fondamentale, fare da guida al gruppo verso la meta che li porterà a mangiare qualcosa di buono.
Ma, come accade spesso quando si intraprende un percorso mai battuto, la strada può essere piena di imprevisti e la delusione è dietro l’angolo.
Per fortuna, quando a seguirti sono i tuoi cari, fare pace è semplicissimo e i litigi durano poco e altro non sono se non un momento di crescita da condividere con loro.
Non vi resta che immergervi nel clima festoso dell’isola di Maxime e provare, come lui, ad affrontare l’avventura che si chiama crescita.