Un uomo a metà, Michael Morpurgo, Edizioni Lapis
Un’amicizia imprevista fra nonno e nipote, una storia che freme per essere raccontata, una guerra che lascia tracce devastanti nel corpo e nell’anima: sono gli ingredienti di Un uomo a metà, il nuovo racconto di Michael Morpurgo edito in Italia da Lapis e illustrato da Gemma O’ Callaghan.
Come i lettori di Morpurgo sanno bene, le sue storie parlano spesso della guerra e di come essa irrompa nella vita delle persone stravolgendole, modificandone definitivamente le relazioni, lasciando dietro di sé dilemmi irrisolti o ferite insanabili.
A partire del celeberrimo War Horse (diventato un film nel 2011 grazie a Steven Spielberg) le storie di Morpurgo ci hanno abituato ad osservare eventi storici drammatici da punti di vista insoliti, facendo ricorso alle parole e agli sguardi di bambini che li vivono in prima persona o che ne incontrano i sopravvissuti.
Ed è proprio un sopravvissuto della seconda guerra mondiale l'”uomo a metà” che dà il titolo al racconto, un nonno burbero dall’aspetto spaventoso che al nipote è vietato guardare in faccia.
Inchiodavo lo sguardo su tutto ciò che capitava, a patto che fosse il più lontano possibile dai punti proibiti, perché sapevo che se avessi guardato la sua faccia proibita e le sue mani proibite anche una sola volta, non sarei stato più capace di smettere.
Nessun bambino, naturalmente, sarebbe capace di rispettare un tale divieto, e Michael non fa eccezione: sarà infatti il suo sguardo curioso ma privo di giudizio a dare una svolta alla relazione con quel nonno solitario e schivo. L’antica storia di quelle ferite, che nessuno ha mai raccontato, verrà consegnata spontaneamente dal nonno al nipote come una sorta di salvifica eredità.
Anzianità e infanzia: un legame misterioso
Nella letteratura per l’infanzia (e non solo), anziani e bambini sono spesso protagonisti di momenti di segreta felicità e comprensione reciproca dai quali la generazione “intermedia” degli adulti sembra essere esclusa.
I nipoti, nella vita come nelle storie, rappresentano spesso per i nonni una possibilità di riscatto e di cambiamento: chi non ha visto genitori severi, rigidi, addirittura duri trasformarsi in nonni premurosi e sereni, infinitamente pazienti con gli adorati nipoti? Nipoti di sangue o per scelta, i ragazzi della letteratura sono disposti a superare un’iniziale diffidenza e ad andare oltre lo sguardo sprezzante con cui i grandi guardano certi anziani solitari, intessendo con essi relazioni ricche e profonde. Da Heidi a Tonja Valdiluce, dal Charlie di Dahl alla meravigliosa Polleke di Guus Kuijer, i predecessori di Michael non si contano.
Morpurgo però, a differenza degli autori citati, sceglie di raccontare questa relazione esclusiva e segreta dando a Un uomo a metà una nota malinconica che potrebbe forse catturare gli adulti più ancora dei bambini.
Particolarmente adatte a rendere visivamente la durezza del carattere del nonno e l’alterità dello sguardo bambino, le illustrazioni geometriche e “decentrate” di Gemma O’ Callaghan alternano piccoli riquadri che ricordano il fumetto a tavole a tutta pagina, proponendo angolazioni insolite e prospettive originali in unione a un’efficace linearità.