Parliamoci subito chiaro, La chimera di Praga è un libro per teen con un’eccezione lampante: è fatto molto bene e dotato di profondità!
Dimentichiamoci i cliché navigati di sentimentalismi paranormali, corridoi di licei americani e indici di popolarità dove vince il più emo. No, qui è tutto diverso, vi dirò la verità: è un romanzo che si legge volentieri anche a quasi trent’anni, anzi vola tra le mani!
L’elemento che lo distingue – ve ne sarete già accorti – è l’ambientazione non usuale: Praga, una delle città più affascinanti del vecchio continente, diventa teatro delle avventure, che si alterna al già più romanzesco Marrakech, dove però insomma non è che ci immaginiamo fichissimi ed estrosi teen ager innamorati. Vero?
C’è una passione vera, quella per il disegno e c’è una chiave mitologica ripresa a più livelli, elementi che rappresenterebbero qualcosa di edificante nella vita di ogni diciassettenne.
C’è certamente il sentirsi speciali, diversi – beh sì, non parliamo propriamente di umani e poi Karou ha i capelli blu di natura, può non scattare l’invidia? – e sofferenti, c’è, anzi è preponderante, l’amore viscerale e contrastato… elementi però trattati con giusti pesi e misure. Il bellone, Akiva, è un angelo. Davvero, un vero angelo. Solo che è credibile, l’autrice – che non abbiamo citato finora, ma a torto – Laini Taylor riesce davvero a farcene innamorare con un afflato addirittura poetico.
Il nostro entusiasmo, fidatevi, è ben riposto: in un panorama fantasy, in particolare per giovani adulti, a volte al limite del super ridicolo, La chimera di Praga è un’iniezione di fiducia. Ci sentiamo davvero di consigliarvelo e anzi, dobbiamo ringraziare il magico (è proprio caso di dirlo) consiglio del blog Tracks in the snow!