Che cos’è un amico?
Prendiamo un gruppo di persone, poniamo loro questa stessa domanda e avremo le risposte più varie, a seconda dell’esperienza e del sentire di ciascuno.
Molti sono i volti dell’amicizia, tutti hanno la stessa radice, amare, da cui etimologicamente la parola “amico” (amicus) deriva.
Tanti sono i frutti di un’amicizia, e tra questi possiamo oggi elencare anche la nascita di un albo pieno d’incanto Che cos’è un amico (non una domanda qui, ma un’affermazione), scritto da Chiara Carminati e illustrato da Pia Valentinis, edito da Rrose Sélavy.
Chiara dedica il lavoro a Pia e Pia a Chiara e, se non bastasse questa dedica, ad apertura del libro una doppia pagina illustrata in bianco e nero rappresenta autrice e illustratrice alle prese con la nascita di un libro e della loro amicizia cominciata a Udine su una panchina, per poi proseguire (in bici o meno) su diverse strade, più volte una accanto all’altra.
L’ultima fuga di Bach (rueBallu), Il diavolo e la gubana (Sinnos), L’acqua e il mistero di Maripura (Fatatrac) e Rime chiaroscure (Rizzoli) sono alcuni dei titoli già realizzati insieme e Che cos’è un amico conferma, nuovamente, una più che felice collaborazione.
Un piccolo pulcino, appena nato, è il primo della nidiata, per questo motivo è ancora tutto solo e chiede alla gallina: “Cosa faccio adesso?”.
La gallina, che con molti adulti sembra avere in comune il non aver tempo da perdere, gli suggerisce di andare a giocare con un amico. Ma il pulcino questa parola non l’ha mai conosciuta, la domanda seguente è quindi la più spontanea: “Cos’è un amico?”.
Che domande! Un amico è un amico, almeno è così per la gallina e il suo poco tempo.
Il pulcino per fortuna è un tipo che vuole vederci chiaro nella questione, così esce fuori dal pollaio e si va a cercare la risposta da solo o, meglio, pone la stessa domanda agli animali che incontra sul suo cammino.
Una lumaca, una talpa, un coniglio, un gatto, un maiale, un asino e un gufo… ognuno, a seconda della propria esperienza, ha una idea ben precisa di che cosa sia un amico e ognuno, oltre alla risposta, lascia al pulcino un piccolo dono. Arriva poi il momento in cui il pulcino incontra un anatroccolo, anche lui nato da poco. In questo caso non ci sono domande, basta uno sguardo per riconoscersi, capirsi e cominciare a giocare insieme, dando una nuova vita a tutti i doni ricevuti.
Alla fine, quando i due dormono stanchi uno accanto all’altro, il pulcino ripensa alle risposte ricevute e capisce che in fondo tutti avevano un po’ ragione… un amico può essere tante cose.
Delicatezza e poesia nel testo di Chiara Carminati rendono questo libro un dono prezioso per un bambino, certo, ma anche per un adulto che può (è così facile, come la gallina spesso non si ha mai tempo) aver perso la bussola dell’amicizia; allo stesso tempo la costruzione ripetitiva di ogni doppia pagina, il finale in cui i vari elementi raccolti nel corso del viaggio ritornano uno dopo l’altro e trovano un loro posto, gli animali protagonisti e la leggera ironia che traspare in alcune figure (penso, per esempio, al gufo) avvicinano il libro ai piccoli lettori (dai 4 anni circa in su).
“Un amico è una conchiglia vuota: quando gli parli ti ascolta con attenzione e si riempie delle tue parole, e quando hai bisogno di un abbraccio sai che puoi trovare spazio in lui”.
Meraviglia e maestria nelle illustrazioni di Pia Valentinis (che abbiamo già ammirato più volte sulle nostre pagine, come qui e qui), inseriscono le figure degli animali a volte in uno sfondo naturale a volte su sfondo bianco, in ogni caso non sono mai figure piatte e didascaliche, ma hanno una vita tutta loro, come il gatto di lana e il coniglio di cerfoglio.
Una nota speciale merita la grande cura editoriale, sin dai risguardi, del Quaderno cartone di Rrose Sélavy (Premio Andersen 2014 per il progetto editoriale), un buon esempio di come una bella forma e un buon contenuto possano andare di pari passo, l’una esaltando l’altro.