Eccoci alla seconda uscita della nostra rubrica in collaborazione con Giunti Junior La Costituzione nello zainetto che farà di voi dei piccoli cittadini avveduti. Nel secondo volume Anna Sarfatti che, ricordiamo, ne è l’autrice, ci sottopone l’articolo 34 che recita:
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Nelle prime pagine l’autrice spiega in maniera semplice e efficace da cosa i nostri padri costituenti hanno voluto proteggerci, cioè dall’ignoranza e dalla conseguente incapacità di scegliere. Solo chi può scegliere è realmente libero e, per scegliere bene, è necessario sapere, conoscere, distinguere. E qual è quel luogo in cui apprendiamo tutto ciò? La scuola ovviamente. La scuola è fatta di mattoni, di banchi, di sedie, lavagne e libri, ma, la cosa più importante della scuola sono gli alunni, siete voi, dai più piccoli ai più grandi, e il grande portone che vi accoglie ogni giorno ne ha visti passare di bimbi! Vi ha visto entrare a volte allegri e a volte tristi, con le codine o con le teste crestate, ha visto occhi a mandorla e pelli scure e a tutti ha sempre dato il benvenuto. Poi, naturalmente, ci sono gli insegnanti, giovani o meno giovani, con gli occhiali o senza, maestri/e, professori e professoresse pronti a infondervi l’amore per lo studio anche quando, dopo ore di lavoro, non gli resta che un filo di voce e ancora tanta, tanta pazienza.
Ogni classe è come un giardino pieno di piante diverse, c’è chi ha bisogno di più acqua e chi meno, chi preferisce stare all’ombra e chi invece necessita della luce del sole, chi ha radici profonde e ben piantate e chi invece deve ancora farsele, chi dà fiori colorati e chi dà spine, chi ha bisogno d’avere le altre piante vicine per crescere bene e a chi serve un aiutino pr venir su ben dritto. L’insegnante, come un giardiniere, verrà incontro ai bisogni di tutti, annaffierà, poterà, farà innesti o travasi, si prenderà cura del suo giardino affinchè, in primavera, sia bello, ordinato e fiorito.
Anche se adesso preferireste fare qualsiasi altra cosa fuorché i compiti, perché le poesie proprio vi annoiano e le tabelline non vi entrano in testa, prendetevi una pausa e riflettete: se nessuno studiasse chi vi curerebbe quando state male? Chi progetterebbe le strade e i palazzi? Chi riparerebbe auto, computer, occhiali? Chi vi difenderebbe davanti un tribunale? Chi vi proteggerebbe dai malfattori? Dunque, cari bambini, giocate pure e divertitevi quanto più potete, ma dopo tornate ai vostri libri con tutto il vostro impegno e ricordatevi di indossare un bel sorriso prima di andare a scuola!