Uh, son quasi caduta.
Qui la terra sotto i piedi va a gran velocità: mostre internazionali di grandi artisti, inaugurazioni-performance, concorsi di illustrazione, concorsi di poesia, libri di poesia e fotografia, guide turistiche e ovviamente meravigliosi cataloghi che fanno rivivere l’alchimia espositiva delle mostre. Insomma, una piccola, grande realtà tutta da scoprire! Lo facciamo insieme al padrone di casa, Fabio Toninelli:
1) Tapirulan è una parola in movimento: da dove è partita e dove sta andando?
Il nostro Tapirulan è partito ai tempi del liceo, negli anni ’90. Da un gruppo di compagni di banco che volevano scrivere racconti demenziali e a tal fine iniziarono a pubblicare un giornale da vendere a scuola. Poi nel 2004 Tapirulan è diventato un’Associazione culturale semiseria formata sempre dai medesimi ex-compagni di banco con l’aggiunta di qualche nuovo componente. Inizialmente si faceva ancora il giornale demenziale nella versione online ma l’attività si è presto diversificata con la pubblicazione degli artisti sul sito, con l’organizzazione di concorsi, di mostre, con l’apertura della casa editrice e tante altre iniziative. Ora che ti ho detto da dove è partita devo dire dove sta andando, giusto? Ho provato a chiedermelo varie volte, ma appena mi do una risposta cambia direzione… Spero sappia scegliere da solo la direzione giusta.
2) Immagino che lavoriate in un ambiente costellato di immagini… che cosa avete appeso alla parete o appoggiato in terra o a portata di vista sulla scrivania?
In questo caso dovrei fare una piccola distinzione: da un lato c’è la sede dell’associazione di Cremona, una piccola galleria dove si alternano altrettanto piccole mostre di fotografia o di illustrazione. Questo ambiente rimane generalmente piuttosto ordinato, anche i libri sono catalogati con un minimo di senso in base al tema che trattano (illustrazione, arte, fotografia, poesia, narrativa, ecc.). Questa è la nostra sede operativa, dove si svolgono anche le nostre riunioni e dove chiunque può venire nell’unico giorno di apertura, il sabato, oppure su appuntamento. Abbiamo inoltre un archivio, nella nostra sede di Piadena, in questo caso le immagini sono perlopiù catalogate e custodite dentro le cassettiere, ma alle pareti ci sono diversi manifesti delle iniziative che abbiamo organizzato nel corso degli anni, mentre alcune zone sono invase dalle strutture degli allestimenti delle varie mostre passate. Infine c’è il mio studio, dove vengono concretamente realizzate le pubblicazioni di Tapirulan a livello grafico. Beh, in quest’ultimo caso la situazione è decisamente più caotica, il disordine ingloba tutto, libri, locandine, cartoline, oggetti di qualsiasi natura che inspiegabilmente si trovano lì. Rimane solo un piccolo spazio per la mia sedia, la tastiera e il monitor del computer. Ma ho l’ambizioso progetto di sistemare tutto.
3) Energia, fatica, idee, sconforto: quale peso hanno ciascuna di queste parole nel computo del viaggio e quali andrebbero tolte o aggiunte?
Andrebbero tenute tutte, cercando di moderare la parola sconforto al minimo sindacale e la parola fatica solo se è accompagnata dalla parola convinzione e divertimento. Aggiungerei anche le parole passione e curiosità.
4) Cosa dovrebbero sapere i nostri lettori delle attività e della filosofia di Tapirulan?
Ci tengo che i vostri lettori sappiano che esistiamo. Le nostre attività principali sono legate all’illustrazione. Per esempio, organizziamo ogni anno un concorso internazionale che consente a circa 40 autori selezionati di essere esposti in una mostra prima a Cremona e poi a Genova. C’è anche un premio di 2000 euro e l’inaugurazione della mostra si trasforma sempre in una festa in cui illustratori che arrivano da tutta Italia e anche dall’estero si incontrano, si conoscono e – credo – si divertono a stare insieme. Ci preme anche che sappiano che forse non abbiamo una vera e propria filosofia, ma un obiettivo sì, che è quello di cercare di realizzare eventi di buona qualità, perché se vediamo delle facce deluse stiamo male per tre giorni. Ci preme che sappiamo che ci dispiace essere noiosi, dunque non vorremmo tediare facendo un lungo elenco delle nostre attività, ma se per caso ai vostri lettori avanza qualche minuto e vogliono farsi un’idea, ci terremmo che visitassero il nostro sito da cima a fondo, pagina per pagina.
Grazie Fabio, e grazie Tapirulan per questo officina di grandi idee, e se non ci credete… guardate qua!
‘Affiche’ di Shout (foto di Nicola Boccaccini).
Allestimento della mostra ‘Aiuto mi perdo’.
Mostra ‘Elogio della Pigrizia’, di Guido Scarabottolo.
Inaugurazione della Mostra ‘Eden’, tra arte, meraviglia e performance, che trovate anche qui.