Questa non è una casa; questa è una villa con ampie vetrate affacciate su un giardino di magnolie. La parte più antica (proprietà del Loyd Austriaco, importante società di navigazione che aveva aperto un suo stabilimento tipografico) risale alla metà dell’Ottocento, e una delle prime pubblicazione per bambini è Letture di famiglia, che forse è addirittura la prima rivista illustrata in lingua italiana, e i dieci volumi della “Biblioteca Classica” tra cui compaiono l’Alfieri, l’Ariosto, il Metastasio, il Varchi, il Vasari e il volume sul Teatro Classico Italiano.
Il teatro per ragazzi è molto amato anche dalla successiva Editoriale Libraria che eredita il lavoro della tipografia Loyd e inaugura la serie del “Teatro dei fanciulli” pubblicata tra la fine degli anni ’20 e gli inizi degli anni ’30, tra cui il testo di Maria Gioitti Del Monaco Il reuccio e il suo cruccio, favola in versi con musica del Maestro Silvio Negri, prefazione di Mastro Remo, che un anno prima l’autrice aveva inviato al “Corriere dei piccoli” ma che non aveva ricevuto risposta da Sergio Tofano.
Nel tempo nuovi padiglioni vengono aggiunti, fino all’apertura della Nuova Editoriale Libraria (1974) ed è un ospite speciale a segnare la continuità progettuale tra vecchio e nuovo: Pik Badaluk, di Mago Cif (pseudonimo della tedesca Grete Meuche) – la storia della fuga di un bambino dal suo villaggio, in Africa, e la storia del suo ritorno nelle braccia grandi della mamma senza ramanzine e punizioni.
Nel 1976 arriva Orietta Fatucci e la villa comincia a riempirsi di stanze nuove, alcune piccole e colorate, altre piene di bacche e di topini e altre ancora con tante tasche alle pareti che ospitano libricini “da portare a passeggio, da leggere sulla panchina. Da scambiare con le figurine o con un disco… da sfogliare al mattino, finché è pronta la colazione, o alla fermata dell’autobus, da prendere prima e dopo (non durante) i pasti, da tenere sotto il cuscino. Sul comodino. Per snobbare la televisione”.
Chi non ha amato, almeno una volta, almeno uno, dei tanti libri in tasca!
Il mio preferito è Il Mostro peloso: semplicemente fantastico.
In questi giorni, davanti alla villa, hanno montato un gazebo colorato per chi passa di qui e vuole fermarsi un momento a ricordare un uomo speciale che non ha cambiato solo la letteratura per ragazzi, ma il nostro stesso sguardo sui bambini, un uomo che, neanche a dirlo, ha abitato per tanto tempo e abita ancora, in questa meravigliosa, incredibile casa!