Sono passati molti anni da quando Phileas Fogg, con il cameriere francese Passepartout, si preparava al suo giro del mondo in 80 giorni attraverso la penna di Jules Verne. Anche noi di YouKid vogliamo fare il giro di un mondo, il mondo delle librerie per ragazzi in Italia. I confini, certamente, non saranno meno vasti e ci porteranno a tantissime scoperte.
Siamo pronti, sui pedali di una bicicletta per conquistare la maglia rosa. Parte oggi il nostro Giro d’Italia e ad accompagnarci saranno i volti e le parole dei librai per ragazzi che incontreremo sulla nostra strada. Entreremo nelle loro librerie e non andremo via senza aver portato con noi qualche consiglio di lettura…
Se è vero che più dell’arrivo conta il cammino, ancor più per noi che non abbiamo un tracciato da seguire, certamente la partenza ha in sé un’emozione particolare, quella di ogni inizio.
Il nostro nastro di partenza è la libreria Radice-Labirinto di Carpi, in provincia di Modena, un luogo accogliente e, allo stesso tempo, grazie alla vitalità dei suoi librai, la spinta in avanti necessaria per questo lungo viaggio.
Ad accoglierci in libreria c’è Alessia, e proprio a lei diamo la parola per raccontarci qualcosa in più su Radice-Labirinto.
Foresta Radice-Labirinto è il nome di una fiaba di Italo Calvino, scrittore a cui sono molto affezionata perché come capita spesso nelle amicizie letterarie, tra le pagine di grandi autori si possono ritrovare, limpidi e perfetti, molti dei nostri pensieri, dolori, fantasie ed esperienze. La fiaba di Calvino narra dell’incontro tra natura e cultura e la nostra piccola libreria di soli 33mq è un giardino affacciato sulla piazzetta di Carpi. La libreria non è il mio progetto di vita, il mio sogno è quello di avere un giorno un giardino, dei nipotini, invecchiare con mio marito e vivere in pace. La libreria è un passaggio, la mia missione, quello che devo fare prima di riposarmi e dedicarmi ad altro. Se Radice-Labirinto porta questo nome ed è ricca di piante, è perché lì vive, adesso, l’essenza dei librai che la abitano, Alessia e Dario, moglie e marito, una piccola famiglia.
Ti racconto questo perché in un mestiere come il nostro, a contatto con le storie e i bambini, è facile confondere le priorità, è tutto così intrigante, leggero, giovane e pieno di vita che è un attimo abbandonarsi al bello per il bello. Rimanere se stessi ti permette di lavorare con maggiore lucidità, di vedere dove stai andando, dove stai sbagliando e di non perdere mai di vista il fatto che il libro è sempre il mezzo e mai il fine, che i bambini di oggi saranno gli uomini di domani, che le storie sono vere solo quando ci attraversano e che un bambino può anche avere il diritto di non leggere. Trovo che oggi il mondo della letteratura per l’infanzia sia un po’ troppo denso. Il libro per bambini va di moda, per alcuni rappresenta la strada del successo, per altri un’occasione per far sentire la propria voce, ma tutto questo non ha nulla a che vedere con lo scopo primario delle storie che è quello di aiutarci a costruire una mappa per orientarsi nel mondo e per incontrare noi stessi e gli altri.
Tutta la poetica della nostra libreria è fortemente legata a questo.
È vero, Radice-Labirinto mi ha permesso di mettere a frutto ogni esperienza della mia vita: le parole d’amore che mio padre spendeva per i libri più amati, le fiabe di mia madre e l’audacia che ha saputo trasmettermi, i tanti pomeriggi nel giardino della mia infanzia, il giornalino che ho redatto alla scuola elementare, gli studi al liceo classico, gli anni in teatro con il profumo del palcoscenico, le luci di taglio, il formicolare dietro le quinte, l’esperienza di maestra e infine quella di madre.
Un libreria indipendente è certamente per me l’occasione di centrarmi, di trovare una direzione, di mettere insieme i percorsi di una vita e poterli intrecciare con quelli di altre persone per arricchirsi vicendevolmente. Infine ogni percorso intrapreso si dirama dentro ai libri che selezioniamo e consigliamo e tutto, noi speriamo, possa contribuire ad accendere quel dialogo piccolo tra il mare grande delle storie e un bambino. Per questo il nostro motto è “Leggere è già fare” perché quando un bambino legge può aprire così tante porte, può costruire così tanti mondi, teatri, strade che, a parte l’amore libero e incondizionato dei propri genitori, potrebbe non aver bisogno di altro.
Dunque per quanto io sia una libraia non sono una fanatica del libro in sé per sé, dopo qualche tempo passato tra le pagine, sento il bisogno d’aria, di mettere a frutto quello che ho letto, anche solo guardando le cose in modo diverso durante una passeggiata. La radice è Dario, senza dubbio, solido e nutriente, gentile e dolce come dovrebbe essere il libraio ideale. Lo trovate sempre in libreria, con un consiglio in tasca e aggiornatissimo sulle novità. Io, che sono il labirinto, porto i libri in giro per le scuole, costruisco scenari per narrare, gioco con le vetrine, invento progetti. Il libro per me deve essere letto e poi chiuso, solo così può svolgere appieno la sua funzione, ovvero quella di lavorare in profondità e riemergere quando meno te lo aspetti. Il libro, io penso, può contribuire a creare un uomo più libero, più consapevole, più sensibile.
Molti si avvicinano alla letteratura per l’infanzia una volta diventati genitori: ecco, io mi auspico che non smettano, genitori e bambini, di meravigliarsi anche in seguito davanti ad una bella illustrazione, che si possa superare, in futuro, questa differenza tra libro per adulti e libro per bambini, perché oggi a scaffale ci sono molti testi incompresi che aspettano di essere letti.
Radice-Labirinto vorrebbe allungare i suoi rami fino al cielo e poi sotto terra, confonderli con le radici, nutrire e sollevare l’immaginazione di tutti fino a scardinare i piani e le prospettive. Lo so, non è facile, ma le missioni devono essere nobili per essere intraprese, no?
Con lo stesso spirito scrivo sul blog della libreria, cercando cioè di esprimere il mio pensiero, di riportare la mia quotidianità di libraia, sperando di poter essere utile a qualcuno; e poiché sono una libraia che ama i libri senza eccessi, nei consigli di lettura raramente recensisco novità, di un libro mi piace parlare solo quando ho qualcosa di interessante da dire, quando penso che una mia riflessione ne possa generare altre in chi mi legge. Non mi interessa raccontare la storia contenuta nel libro (rovinerei a tutti la sorpresa e non farei altro che storpiare le parole dell’autore), mi interessa invece accendere una scintilla, illuminare con un fiammifero, esile e piccolo, un pezzo del cammino del lettore. Visitare i nostro sito è un po’ come entrare a Radice-Labirinto, vi troverete le parole di due librai che dallo scaffale pescano tesori. A Radice-Labirinto ci sono circa 3000 titoli, e anche se la nostra libreria ideale potrebbe contenerne molti meno, ci sono libri che fungono da ponti. E non parlo di libri spazzatura, ma di quei libri capaci di condurre il lettore con dolcezza verso una letteratura per l’infanzia più raffinata e meno didascalica. A questo proposito chiariamo subito un punto dolente: se non teniamo Diario di una schiappa o Geronimo Stilton (fosse anche solo per il fatto che si trovano perfino in banca), non è perché siamo snob, ma perché crediamo che un lettore abbia diritto a una buona storia. Come librai non ci interessa il “pur che legga”, perché quando il bambino si imbatte nella letteratura “usa e getta”, si perde tutta la meraviglia che scaturirebbe da un incontro con un libro vero. Leggere un brutto libro è come guardare un brutto film, se vi ci abituate la vostra casa potrebbe riempirsi solo di cinepanettoni e allora cosa ci avrete guadagnato? Oggi la coerenza viene spesso scambiata per rigidità, ma per noi è fondamentale rimanere fedeli ai nostri intenti, anche se questo vuol dire accollarci certi rischi commerciali. E se un giorno dovessimo chiudere (e oggi sembra più che mai amaro il destino delle librerie indipendenti), potremmo dire, con cuore sereno, di averci provato con tutte le nostre forze e con le migliori intenzioni.
Voglio lasciare i lettori di YouKid invitandoli a frequentare le librerie indipendenti come se ogni volta entrassero a casa di un amico, a leggere tra le righe il carattere di ogni luogo, ad accomodarsi tra i libri e scoprire che in queste piccole botteghe di carta vive ancora il dialogo piccolo tra un libro e il suo lettore. Noi saremo lì per prendervi per mano.
Grazie, Alessia. Prima di lasciarci, ci consiglieresti tre libri da portare via con noi?
Leo e Lia di Laura Orvieto, Giunti
Una grande scrittrice narra “l’aprirsi alla vita dei suoi bambini” con una dolcezza e una sapienza tutt’ora ineguagliata nel mondo della letteratura per ragazzi. Leo e Lia è un libro abitato da bambini veri, in carne ed ossa: niente orsi, né maialini, né topi, solo la splendente quotidianità dell’infanzia raccontata attraverso gioie, dolori, imperfezioni e conquiste di due bambini credibili e vibranti. Un libro del 1909 che risulta ancora attualissimo e che ci restituisce un’immagine d’infanzia a cui dovremmo essere tutti devoti .
Poesie della notte, del giorno e di ogni cosa intorno di Silvia Vecchini con le illustrazioni di Marina Marcolin, edito da Topipittori
Il linguaggio poetico è un tesoro meraviglioso da cui abbiamo gradualmente allontanato l’infanzia; invece la poesia parla la lingua di ogni bambino con parole perfette e il ritmo del cuore. Le parole di Silvia Vecchini in meravigliosa sintonia con gli acquerelli di Marina Marcolin ci spingono a tuffarci nei giorni, nelle ore, nelle pieghe della notte, nel profumo segreto della vita di un bambino.
Marcovaldo di Italo Calvino, Mondadori
La bellezza è ovunque e il mondo è una grande opportunità. Nella monotonia del quotidiano, nello sbadiglio della parola SBAF (la fabbrica dove lavora Marcovaldo), nella povertà del desco familiare, c’è nascosto lo straordinario linguaggio della natura. Sta a noi saper vedere oltre, saper guardare la terra alla fermata del tram, il migrare degli uccelli, i tetti imbiancati dalla neve.
Marcovaldo presta i suoi occhi ad ogni ragazzo che ha dimenticato la felicità.
Piazza Garibaldi, 1 Carpi (MO)
tel. 059 642361