Arashi no yoru ni è il primo volume, tradotto anche in italiano da P. Volpato nel 1998 e pubblicato dalla casa editrice Salani nella collana Piccoli Salani con il titolo di In una notte di temporale e con le illustrazioni di Simona Mulazzani, della fortunata serie di libri per bambini di Yûichi Kimura (1948-). Autore di fiabe e numerosi saggi, Kimura grazie ad Arashi no yoru ni si è aggiudicato il premio per i libri illustrati della ventiseiesima edizione del Premio per la cultura dell’editore Kôdansha, il Premio JR e diversi altri riconoscimenti letterari ottenendo così una meritata fama.
La serie, iniziata nel 1994, si compone di un totale complessivo di sette volumi tutti editi dall’importante editore giapponese Kôdansha: Arashi no yoru ni (In una notte di temporale, 1994), Aru hareta hi ni (In un certo giorno sereno, 1996), Kumo no kirema ni (In uno spiraglio fra le nuvole, 1997), Kiri no naka de (Dentro la nebbia, 1999), Doshaburi no hi ni (In un giorno di acquazzone, 2000), Fubuki no ashita (Il domani con la tempesta di neve, 2002) e Mangetsu no yoru ni (In una notte di luna piena, 2005), in seguito raccolti in tre volumi. Si aggiunge poi l’edizione speciale Shiroi yami no hate de (Ai confini di una bianca oscurità, 2004).
Inoltre nel 2011 con il libro Hitoribocchi no Gabu (Gabu il solitario), seguito lo stesso anno da Mei wa nan ni mo kowaku nai (Mei non ha paura di nulla), è iniziato un nuovo ciclo.
Ogni volume è illustrato con i disegni di Hiroshi Abe (1948-), anche lui vincitore di vari premi.
La storia è quella dell’inusuale amicizia tra il lupo Gabu e la capretta Mei iniziata, per l’appunto, durante una notte di temporale in cui entrambi trovano rifugio in una capanna. Con il buio, nessuno dei due si accorge di chi sia veramente il suo interlocutore, ma si trovano talmente bene insieme che, una volta scoperta la verità, continueranno a essere amici nonostante le loro differenze.
Ed è questa serie una bella storia sulla scoperta di quanto ciò che riteniamo “diverso” spesso sia molto più simile a noi di quanto ci aspetteremmo. Un concetto importante visti i tempi che stiamo vivendo.
I personaggi principali sono le capre della comunità di Mei che vivono nella valle Bakubaku e i lupi del monte Sawasawa. Lo stile letterario di Kimura è semplice ed efficace, quindi adatto per bambini piccoli ma anche gradevole per gli adulti e le sue storie, in apparenza semplici, hanno il grande pregio di trattare importanti valori senza farli pesare, ma piuttosto suggerendo in modo delicato ai giovani lettori uno spunto di riflessione su cosa sia giusto e davvero importante nella vita.
Inizialmente l’autore non pensava a un ciclo ma di pubblicare un solo volume, tuttavia il successo di pubblico è stato tale che ha scritto i seguiti su richiesta dei lettori che desideravano sapere come sarebbero proseguite le avventure di Gabu e Mei.
Prova evidente dell’entusiasmo che circonda i libri, sono le quattro trasposizioni teatrali rispettivamente del 1997, 2002, 2004 e 2007. Nel 2005 è stato tratto un lungometraggio d’animazione uscito anche in Italia nel 2007 con il titolo di Amicinemici – Le avventure di Gav e Mei. Recentemente, nel 2012, in Giappone è poi uscita una nuova serie animata composta di ventisei episodi andata in onda da aprile a settembre, a dimostrazione che il racconto dell’amicizia tra il grosso lupo e la piccola capretta continua a essere amata da sempre nuove generazioni di lettori.