Sotto le ali del vento è il titolo di un libro ma anche di un viaggio alla scoperta di Cagliari. Tra il 20 e il 22 novembre siamo infatti stati ospiti dell’educational tour organizzato dal Consorzio Camù (Centri d’Arte e Musei) con il contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Cagliari.
Abbiamo fatto già tappa nei ricordi di quel fine settimana (qui) grazie alle pagine di Luigi Dal Cin, ma nella valigia insieme al pane carasau, alla fregola e al pan de sapa, qualcos’altro è tornato a casa insieme a noi, e si tratta di ricordi a lunghissima scadenza. Lasciare decantare un viaggio, un po’ come per il vino, permette ora, chiudendo gli occhi, di ripensare ai colori, ai sapori, alla voci e alla luce di quelle giornate come se fossimo ancora lì (e con il desiderio di tornarci appena possibile).
Ecco che cosa abbiamo ritrovato in valigia…
Le strade
Flâneur non solo a Parigi: arrivando per la prima volta in una città, non c’è cosa migliore che passeggiare – anche senza meta – guardandosi intorno, ascoltando (quando si ha la fortuna, come noi, di avere delle ottime guide) e percependo il più possibile da ogni angolo, da ogni strada, che sia un vicolo o un grande viale di respiro ottocentesco. Ed ecco, allora, su Largo Carlo Felice, i fiori sugli alberi di jacaranda (sono pochi, considerando la stagione, ma riesco già ad immaginarne lo splendore nel periodo della loro massima fioritura), le strade che salgono verso le mura, l’arco residuo del portico Vivaldi Pasqua che ci parla dei bombardamenti del 1943, i balconi dove, anche nei vicoli stretti (come, appunto, Via Stretta), l’arte artigiana della città dà sfoggio di sé. I quattro quartieri storici di Cagliari, Castello, Stampace, Marina e Villanova, hanno ognuno una propria anima, parlano della storia della città e invitano alla scoperta.
La cultura
Il 2015 ha visto Cagliari protagonista, insieme a Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, in quanto Capitale Italiana della Cultura. Si è così appena concluso un anno particolarmente ricco di eventi e appuntamenti ma tanti sono i luoghi che rendono Cagliari una città ricchissima dal punto di vista culturale anche al di là dell’arco temporale appena terminato.
Basta pensare alla Galleria Comunale d’Arte, un edificio che era, un tempo, una polveriera e ora ospita la Collezione Ingrao (con opere di pittura e scultura di artisti italiani del diciannovesimo e ventesimo secolo, come Giorgio Morandi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Mario Sironi e Ottone Rosai) e la Collezione Sarda, che raccoglie opere di pittura e di scultura di artisti sardi del ventesimo secolo.
Da un ex mattatoio invece è nato Exmà, un centro polivalente che ospita esposizioni d’arte, spettacoli, concerti e molto altro: è qui che si svolge il Festival per ragazzi Tuttestorie, promosso dall’omonima libreria per ragazzi e di cui vi abbiamo parlato recentemente grazie al libro di Tognolini che ne celebra i 10 anni.
Tra le attività segno della vitalità della città, Monumenti Aperti, manifestazione che giungerà quest’anno alla sua ventesima edizione, ha reso visitabili moltissimi siti cittadini e ha visto crescere di anno in anno la partecipazione sia dei visitatori sia dei volontari (moltissimi studenti), che hanno il compito di conoscere e presentare i luoghi aperti alle visite.
Tra le tradizioni storiche più sentite, non possiamo dimenticare la festa di San’Efisio, dal primo al quattro maggio. A San’Efisio, nel 1652, si rivolsero i cagliaritani mentre in città imperversava la peste. La peste finì mentre continuò il legame con Sant’Efisio, la cui protezione sulla città è stata sempre invocata nei momenti di difficoltà. Un consiglio, quindi, è quello di fare un salto a Cagliari il primo maggio quando ha luogo una grandiosa processione che parte dalla chiesa di Sant’Efisio, nel quartiere di Stampace, e attraversa il centro della città dove le strade sono coperte da un tappeto di petali. Abiti tradizionali, cavalli, cavalieri e traccas, ovvero antichi carri trainati da buoi, addobbati con fiori, frutti, prodotti dei campi… tutto deve essere pronto prima del passaggio della statua del Santo.
Il verde
Il verde di Cagliari appartiene sia alla sua storia che alla sua cultura. L’arrivo del verde ne segna il passaggio da città fortificata durante il dominio spagnolo a città aperta sul porto, Cagliari diventa una città europea, con boulevard alla francese, dove l’ombra del ficus retusa e del ficus magnolioide offre ristoro ieri come oggi.
Ne hanno viste di cose, gli alberi, gli abitanti più antichi della città, tra questi la già citata jacaranda, introdotta tra fine ’800 e i primi del ‘900, dapprima all’Orto Botanico e poi in altre aree, uno degli alberi più presenti nel verde cittadino. I parchi cagliaritani sono per tutte le età: se l’Orto Botanico è perfetto per una passeggiata tranquilla con la carrozzina o per far muovere i primi passi, i giardini pubblici, davanti alla Galleria Comunale d’Arte, sono l’ideale per i bambini più grandi e le loro arrampicate.
Ma la natura è anche nei parchi pubblici di Monte Urpinu e Monte Claro, è nelle acque del Parco Naturale Molentargius, il cui nome deriva dagli asini, in cagliaritano is molentis, utilizzati per trasportare il sale ivi raccolto, una zona che protegge oggi oltre 200 specie differenti di uccelli e circa 400 specie di piante, anche a rischio di estinzione. Tra gli abitanti più affascinanti del Parco di Molentargius, certamente ci sono i fenicotteri, sa genti arrubia, che dal 1993 sono tornati a costruire i loro nidi presso lo Stagno delle Saline.
2 tappe da non perdere: il Mercato Civico di San Benedetto e…
Il Mercato di San Benedetto è il mercato coperto più grande d’Italia, uno dei maggiori d’Europa, ha spazi dedicati alla vendita di pesce carne, ortofrutta e vari generi alimentari, ma certamente è il reparto ittico a colpire maggiormente, sia per la sua vastità che per la sua vitalità.
… il Poetto
C’era vento quando siamo arrivati alla spiaggia del Poetto, la situazione ideale per sbentiare ovvero prendere vento e lasciar soffiare via i pensieri. Basta veramente poco per immaginare la bellezza di questo luogo quando le temperature sono tali da permettere di fare il bagno, ma il fascino della spiaggia resta immutato anche con le temperature più basse. Dal Poetto la vista è libera sulla Sella del Diavolo, il promontorio da cui partono le prime pagine del romanzo di Dal Cin…
L’accoglienza
Cagliari è, prima di tutto, una città accogliente. L’accoglienza di una città si percepisce da tante piccole cose, anche dai suoi servizi, come per esempio il trasporto urbano (e quello cagliaritano della CTM è stato premiato a livello internazionale per la sua efficienza), oltre che dalla cura riservata al turismo. Accoglienza è anche convivialità, e se la buona compagnia è accompagnata dal buon cibo (e buon vino), direi che a Cagliari non manca proprio nulla. A voi basta portare la buona compagnia (o trovarla lì).
E, parlando di accoglienza, colgo l’occasione per ringraziare il Consorzio Camù che ci ha dedicato tempo e attenzioni e che ha realizzato questo video, memoria visiva di un fine settimana “sotto le ali del vento”…