Cari kiddos, oggi ho una cosa interessante da proporvi!
Qualcuno di voi conosce Scott Pilgrim?
Mi sembra di vedere poche mani che si alzano. Bene. Sono qui apposta per farvelo conoscere.
Nel 2010 è uscito un film che parlava della storia di questo strano personaggio, il cui titolo era Scott Pilgrim contro il mondo (o Scott Pilgrim VS The World, come recita il titolo originale), diretto da Edgar Wright.
La particolarità di questo film è, non solo di avere come protagonista Michael Cera, uno dei miei attori preferiti; ma più che altro la sua struttura: più che guardare un film, ci sembra di stare guardando qualcuno che giochi con un videogame. Il tutto in modo assolutamente curato e verosimile.
La storia è davvero significativa, ma andiamo con ordine.
Intanto parliamo del titolo: Scott Pilgrim contro il Mondo ha una connotazione specifica.
Ci troviamo in Canada, a Toronto per la precisione, dove il nostro caro Scott, che vive in un appartamento insieme al suo migliore amico gay, Wallace, suona il basso nei “Sex Bob-Omb” con Stephen e Kim. Scott, che ha finito il liceo da tempo, all’alba di un periodo di sofferenza dovuto alla fine di un’importante storia d’amore, inizia a uscire con una liceale di nome Knives. La storia, però, sembra non andare per il meglio, perché improvvisamente Scott si innamora di Ramona, la ragazza dei suoi sogni. Dico “ragazza dei suoi sogni” nel vero senso della parola, perché è proprio in un sogno che la incontrerà per la prima volta.
Per avere Lei, Scott deve affrontare una serie di cattivi da videogioco, sette per la precisione, ovvero: i di lei sette malvagi ex fidanzati, che sono decisi a dare battaglia scontrandosi fino alla morte perché lui non abbia quella che sembra essere la ragazza più bella e desiderata di tutto il Canada.
Ramona, infatti, ha un passato tormentato alle spalle: si è trasferita dagli Stati Uniti, dove pare aver avuto una burrascosa storia d’amore con un altro misterioso ex, e non riusciamo a capire di più.
Mentre i “Sex Bob-Omb” cercano di avere un contratto con il famosissimo discografico americano Gideon, in tour in Canada per scoprire nuovi talenti, Scott è obbligato a combattere contro degli agguerritissimi ragazzi (e una ragazza), che lo sfidano a colpi di note musicali, calci, pugni e martellate; non solo: Knives, innamorata cotta di lui, decide nel frattempo di dare battaglia a Ramona per riavere l’amore della sua vita.
Tra combattimenti all’ultimo sangue, flashback e flashforward, veniamo a scoprire chi è il più malvagio di tutti i malvagi ex di Ramona, il classico mostro finale da videogioco. Per affrontare il peggiore ex di tutti gli ex, Scott avrà bisogno di fare appello a tutte le sue forze, scavando profondamente dentro di sé, aggrappandosi al suo cuore e, cosa più importante di tutte: alla consapevolezza di sé stesso. E sarà proprio questa, alla fine, ad aiutarlo a compiere l’impresa più dura e importante di tutte.
Sebbene il film sia strutturato e girato in modo da sembrare uno scherzo, io ci ho trovato davvero molti significati profondi dentro.
I sette malvagi ex, sono tutti gli strascichi e i preconcetti che si hanno delle proprie precedenti storie, che si devono affrontare quando ci si innamora di nuovo, dopo aver sofferto tanto.
Per intraprendere con tranquillità una nuova storia d’amore, e affrontarla nel migliore dei modi, seppur consapevoli di essere innamorati, bisogna lasciarsi indietro tutte le esperienze precedenti. E non è solo il cuore a doverci venire in aiuto, ma è necessario che questo sia allineato con la testa: il nostro bagaglio precedente, deve aiutarci a crescere e a prendere il meglio da ciò che in abbiamo vissuto, anche se non tutti è andato per il meglio.
Insomma, tra una risata e uno scontro corpo a corpo, tra una vita nuova e qualche “spicciolo” guadagnato, Scott diventa grande ed è pronto per affrontare la sua nuova vita.
E queste possono sembrare cose da adulti, ma sono certa che anche i kiddos più giovani tra voi, sapranno apprezzare questo film, che è girato magistralmente e ha una fotografia incredibile ed effetti speciali divertentissimi.
Quello che ho scoperto indagando su questo film, però, è un’altra cosa: Scott Pilgrim è nato, in realtà, da una serie a fumetti!
La serie è composta da sei volumi, scritti e disegnati da Brian Lee O’Malley, un nerdissimo ragazzo metà canadese e metà coreano.
Se il film è la spremuta concentrata di questi sei volumi, nei fumetti seguiamo molto più da vicino e con molta più precisione la storia di Scott, che diventa un personaggio davvero da amare. È affascinante, è forte, a tratti un po’ tonto ma sempre simpatico e intraprendente. Non proprio un esempio da seguire, ma qualcuno da cui imparare.
Nel fumetto i caratteri sono visti molto più da vicino, e abbiamo la possibilità di conoscere il passato di alcuni dei protagonisti in maniera più dettagliata.
La storia è davvero divertente e i disegni dei fumetti sono simpaticissimi.
Anzi, sarà spassoso confrontare gli attori coi disegni: vedrete che il regista ha azzeccato ogni piccolo particolare.
Trovare i fumetti in libreria non è facilissimo, ma io li ho presi su Amazon, di cui conosciamo tutti la sicurezza per i pagamenti, la precisione e la puntualità nelle consegne.
Quindi, Scott Pilgrim è proprio uno di noi, con tutti i suoi difetti e i suoi errori, sarà facile identificarlo come una specie di supereroe, anche se senza troppi poteri speciali.
Anzi, forse un superpotere ce l’ha: quello di far divertire e, perché no? Anche di insegnare qualcosa a chi sa guardare al di là delle apparenze.