Siamo tutti fatti di molecole (Editrice Il Castoro). Io, tu, lui, lei, il gatto, l’insegnante antipatica, il cantante preferito. Siamo tutti fatti della stessa sostanza, solo combinata in maniera diversa. Ognuno di noi ha il suo carattere da capire, assecondare, amare e i due protagonisti del libro, ci raccontano di questo e di molto altro ancora.
Stewart e Ashley non si sono mai visti prima, non potrebbero essere così agli antipodi nemmeno impegnandocisi e, invece, finiscono per abitare sotto lo stesso tetto. I loro genitori, il papà di Stewart vedovo e la mamma di Ashley separata, si innamorano e decidono di fondere le proprie famiglie in un’unica casa.
La storia è raccontata dai due punti di vista dei ragazzini, un capitolo ciascuno così, mentre Ashley, la più bella e popolare della scuola, ignora bellamente il piccolo Stewart, mingherlino e “dotato intellettualmente”, Stewart si convince che Ashley sia sorda, dato che non risponde ai suoi saluti e così urla fortissimo per farsi sentire meglio.
Questo parallelo continuo è veramente ben costruito e divertente e ci porta di fronte a tanti tipi di diversità.
Stewart è fuori dagli schemi, portatissimo per la matematica e qualsiasi materia scientifica e di logica, ha molto da imparare però sotto il punto di vista sociale. Ha perso la mamma per colpa di un cancro e affronta questo lutto con grande coraggio, l’amore del suo papà e del gatto Schrödinger e della sua psicologa. Essendo un bambino molto logico, quando apprende che il papà ha una nuova fidanzata non si arrabbia, ma analizza la situazione traendone il meglio, specie, quando si ritroverà in una nuova casa, in una nuova scuola e con una nuova sorella.
Ashley è superficiale, lunatica, non apre mai un libro ma ha un gran gusto nel vestire e sa disegnare e cucire i suoi abiti. Si ritrova ad affrontare la separazione dei genitori e la scoperta del padre di essere gay. Non la prende bene e lo tiene nascosto agli amici perché non riesce a capire cosa potrebbero pensarne. L’arrivo in casa del fidanzato della madre con a rimorchio il figlio “strambo” non fa che inasprire il carattere della ragazzina e portarla a sembrare sempre più insopportabile.
Come si fa a far quadrare una situazione del genere? Con pazienza. Dopo ogni terremoto, le litigate furiose tra Stewart e Ashley, per esempio, ricostruire. Un pezzo per volta.
Stewart che trova la sua dimensione a scuola.
Ashley che scopre che essere belle e avere gusto nel vestire non è tutto e allora si reinventa.
La famiglia che diventa sempre più allargata e allegra.
La lotta contro i bulli, a testa alta.
Tutto questo Susin Nielsen ci racconta, con stile frizzante e ironico facendo convivere una rivista di Vogue con una scheda Arduino, siamo fatti tutti di molecole, dopotutto.
L’autrice sarà ospite per la prima volta, del Festivaletteratura che si terrà a Mantova dal 9 al 13 settembre.