Si sa, i pirati sono famosi per il loro caratteraccio, infatti non si è mai visto un pirata simpatico e amabile e non fa eccezione nemmeno il protagonista di questa storia. Il suo nome è Sgrunt, ma in realtà nessuno sa quale sia il suo vero nome, lo chiamano così perché in qualsiasi situazione e a qualsiasi domanda risponde con un burbero “Sgrunt!”. Vive a Monte Quiete e si dice che sia un pirata in pensione, del resto la benda sull’occhio è un indizio più che sufficiente per credere che lo sia stato. Adesso però Sgrunt fa una vita tranquilla, fa la spesa, fa la fila alla posta e non vuole essere disturbato da nessuno, odia tutti, adulti, bambini e perfino animali, almeno così credono gli animali di Monte Quiete. L’unico che non ci crede è Giustino, un bambino che non ama tanto l’avventura ma che è fortissimo in matematica.
Pirati e cowboy
Giustino un po’ giustifica il caratteraccio del vecchio, del resto i pirati trascorrono la loro vita in mare e non sono certo abituati a fare conversazione e a stare tra la gente, per cui non demorde e fa di tutto per essergli amico e pian piano ci riesce, riuscendo persino a ottenere un nome da pirata: Cuordipatata. Forse ne avrebbe preferito uno un po’ più feroce ma in fin dei conti lui di feroce non aveva proprio niente.
Come suggerisce il nome, a Monte Quiete non succedeva mai nulla di clamoroso e se non fosse stato per tre brutti ceffi, i bulli del paese, la vita di Giustino sarebbe filata liscia come l’olio. Ogni volta che li incontrava moriva di paura e così un giorno lo racconta al vecchio Sgrunt.
Dimenticavo… lo stesso Sgrunt ha un acerrimo nemico in paese, è un cowboy e si chiama Peldiferro.
Bene, adesso che vi ho un po’ incuriosito correte in libreria per scoprire come un pirata può insegnare a un bambino a essere coraggioso e come si possono mettere da parte vecchi rancori. E come dice lo stesso Sgrunt:
Pirati e cowboy, sempre la stessa storia: così diversi, così uguali.