Capita a tutti di svegliarsi e di sentirsi diversi. Capita agli adulti e capita ai bambini. A volte ci si può sentire particolarmente stanchi e svogliati, sonnacchiosi come un ghiro, altre volte si può essere veloci e svelti come una piccola volpe… ma che cosa succede quando ci si sveglia sentendosi un babbuino?
Si tratta di giornate in cui tutto sembra andare storto, perché non è facile essere un babbuino: è complicato vestirsi e allacciarsi le scarpe, si pasticcia con la colazione, a scuola i colori escono fuori dal foglio e finiscono sul banco. Per un babbuino, poi, è difficile stare fermo su una sedia ed è ancor più difficile fare amicizia (almeno che non si abbia la fortuna di incontrare un altro babbuino). Le giornate sono stancanti, ma la sera la voglia di divertirsi è tanta prima di andare a letto e se è possibile evitare di fare il bagnetto tanto meglio. A un certo punto, però, tutti, anche gli animi più accesi, sono destinati a crollare e al risveglio, la mattina dopo, ci si sveglierà ancora una volta diversi…
Una giornata storta
Come racconta l’autrice in un’intervista per Il Castoro, l’idea di Sei mai stato un babbuino? è nata da una giornata particolarmente storta e scrivere la storia di questo bambino-babbuino è stato utile per sdrammatizzarla. Loredana Baldinucci, che per Il Castoro lavora come editor, occupandosi di narrativa italiana e straniera, scrive un testo divertente in cui è facile immedesimarsi anche senza avere le fattezze di un babbuino, ritrovandosi nel protagonista nei momenti di eccitazione e di sconforto.
Le illustrazioni di Fabio Sardo mettono al centro la figura del bambino-babbuino in tutta la sua vitalità, sia all’interno di pagine bianche (come nei risguardi), sia negli scenari quotidiani, della vita scolastica e familiare. Con la sua maglietta a righe bianche e rosse e la sua salopette di jeans, il nostro babbuino non è mai fermo, salta, corre, cammina sui tavoli o vola appeso a un lampadario…
I colori delle illustrazioni sono accesi e caldi, con prevalenza del giallo e del rosso che ben risaltano sul fondo per lo più bianco. Seguendo tutto il corso di una giornata, passiamo infatti dal bianco del giorno allo sfondo sfumato e scuro della sera, illuminato dalle luci della casa, per poi ritornare al bianco della mattina, quando scopriamo le fattezze di bambino del babbuino (ma le avevamo già intraviste all’inizio dell’albo, grazie a una foto incorniciata) e la trasformazione di qualcun altro: come si saranno svegliati mamma e papà?
Un albo consigliato per i bambini dai 4 anni circa, soprattutto per quelli che non stanno mai fermi sulla sedia!