Non so voi, ma in meno di una settimana – tra l’altro la settimana della Giornata internazionale per i diritti dei bambini e della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – sono stata scossa da una triplice polemica.
Purtroppo, protagoniste sono state le bambine, ancora una volta.
Ricapitoliamo: abbiamo scritto un articolo sulla nuova bambola lanciata sul mercato che permette alle piccine di indossare capezzoli posticci e allattare una bambola.
In quello stesso post abbiamo citato un intervento di questa estate, che invece voleva gli stilisti sfidarsi sul mercato a colpi di zeppe e tacchi rigorosamente per bambine.
Abbiamo avuto poi l’occasione di leggere il post di Loredana Lipperini intitolato Ambasciatori, che parla delle ultime aggressive tecniche di marketing con il mirino puntato proprio sui Kids.
E come ciliegina sulla torta siamo stati costretti a misurarci con la notizia che riguarda un salone automobilistico cinese, dove micro modelle sono state affiancate a ragazze immagine quanto meno diciottenni. Identiche alle “sorelle maggiori” nel look provocante e nelle (tantissime) pose allusive e provocanti, le piccine sono state fotografate e sono finite sui siti web di tutto il mondo.
In tutto ciò, prendiamo anche solo l’ultimo evento che vi ho citato, è tutto sbagliato. Non utilizzo le categorie giusto e sbagliato con leggerezza e nemmeno tanto spesso, qui però me la sento.
Ma proprio tutto e ci si chiede come si sia potuti arrivare a questo esito, che a me continua ad apparire grottesco nonostante i nostri tempi, anche nei nostri tempi.
Come vi abbiamo già detto, ci limitiamo quasi a constatare, a diffondere il nostro assoluto non consenso e – soprattutto – a chiedervi che cosa ne pensate.
Perché se vogliamo che il futuro ci porti ben altre notizie, mi sa che dobbiamo partire proprio da noi, da come ci misuriamo con le realtà che non ci piacciono e da quale vita mettiamo a disposizione, giorno dopo giorno, ai nostri Kids.