Sarà che ci sono abituati, ma finché si tratta di prendere prendono, e qualche volta dimenticano di dire grazie; se invece, gli chiedi di dare, allora svicolano un po’. Chi?
I bambini di oggi. E gli adulti che fanno? Suvvia, diciamolo, li viziano. Chi molto, chi poco, ma insomma. Più facile, all’inizio. Vuoi mettere la gioia di un bambino a cui hai regalato un giocattolo? Chiedigli poi, di rimetterlo a posto, così lo ritrova l’indomani, e ancora, se sei un coraggioso, di trattarlo con cura. Mugugni, proteste, strilli. “E se avessi voglia di farlo a pezzi, dopotutto è mio!”
E già difficile questione quella della libertà di ciò che posso e di ciò che devo. Come spiegarla a un bambino di 6 o anche 8/9 anni? Portiamolo a Gavoi, al nono Festival dell’Isola delle storie, in Sardegna, nella provincia di Nuoro, da giovedì 29 giugno a domenica 1 luglio.
Ci penseranno gli scrittori, i librai, gli illustratori e gli editori, ospiti di uno dei più bei festival letterari italiani, a raccontargli che cosa è un diritto e che cosa è un dovere. Con le filastrocche e le storie, con le immagini e le letture, gli spettacolo e i laboratori.
Giocare? Un diritto sacrosanto. Purtroppo sono tanti i bambini che non esercitano questo diritto in varie parti del mondo. Non lo godono i bambini soldati della Sierra Leone, i pakistani che filano tappetti, le piccole prostitute thailandesi.
Mangiare? Bere? Un bisogno prima ancora che un diritto, ma non per questo dobbiamo distruggere l’ambiente: un prato pulito, senza lattine e cartaccia, è anch’esso un diritto di tutti.
Decidere con la propria testa? Un diritto assai disertato. Dagli adulti in modo particolare. E’ vero che costa fatica, e prima ancora costa il dovere di informarsi, di leggere, di conoscere.
Sono belli i diritti, ma trascinano con sé la zavorra dei doveri. Facciamocene una ragione e lasciamo che autori come Arianna Papini, Della Passarelli e Alberto Melis ci persuadano che altrimenti non esisterebbe il mondo. Finché siamo in due e ci troviamo in un luogo possiamo chiedere, ma dobbiamo anche dare. Proprio questo, del resto, sta a cuore a Teresa Porcella che ha ideato il programma del Festival riservato ai piccoli lettori: i diritti non ci stanno senza doveri. Nei primi ci mettiamo anche la creatività (di cui parleranno Pietro Corraini e Ilaria Rodella), il diritto a sognare, a dir bugie e, soprattutto, ad essere ascoltati.
Quanto ci ascoltiamo gli uni con gli altri? I bambini e gli adulti? Una pedagogista, che oggi avrebbe 142 anni, diceva che i bambini non farebbero capricci se venissero ascoltati. Rispettano le regole volentieri, se sono rispettati. Si fidano degli adulti e li seguono ovunque se gli adulti gli danno fiducia. E a proposito di fiducia, assieme potrebbero leggere “Carlo alla scuola per draghi” di Philippe-Henri Turin, pubblicato da Motta junior, che sarà presente a Gavoi.
Così, questo Festival può dire molto anche ai genitori e tutta la famiglia può godersi i numerosi appuntamenti: il reading Il bambino sottovuoto con Marina Massironi;
“Le storie di Giulio Coniglio” con Ugo Vicic e Febe Sillani;
“Il sogno, l’ascolto, la bugia: tre diritti da rendere ai bambini” incontro con Arianna Papini;
“Festa a ballo” con Antonio Di Pietro;
“Creare è un dovere?”, incontro con Pietro Corraini e Ilaria Rodella;
“Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, incontro con Alberto Melis; “Rap-porti”, spettacolo a cura di T. Porcella e G. Antuono con i ragazzi della scuola media di Gavoi;
“Bimbosauri e Rimosauri”, incontro con Chicco Gallus e Pia Valentinis;
“Dov’eri? Là. Diritti…qua!” con Massimiliano Maiucchi;
“Tutti zitti parliamo di diritti”, incontro con Della Passarelli,
“Chiama il diritto, risponde il dovere!”, spettacolo con i bambini della Scuola Elementare di Gavoi, a cura di G. Antuono e T. Porcella,
“Io, io, io… e gli altri?”, mostra itinerante sui diritti dei bambini, a cura di Nicoletta Costa.
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