I mostri, si sa, son creature a volte amorevoli a volte moleste, e così può succedere che due mostri dello stesso bosco finiscano per ritrovarsi vicini di casa e comincino a detestarsi a vicenda come, per esempio, succede a Malandrone e Testaquadra. Se vi state chiedendo per quali gravi motivi quei due hanno iniziato a litigare è meglio che gettiate la spugna, si tratta infatti di una futile inezia, tutto è cominciato per via di un piccolissimo semino caduto malauguratamente nel giardino del mostro Malandrone.
L’azzurro Malandrone decide di interrare il semino in un vaso e di prendersene cura, arrivando perfino a leggergli delle poesie. Il semino pian piano diventa un piccolo arbusto e Malandrone può piantarlo nel suo giardino cosa che fa arrabbiare Testaquadra, il quale si rivela immediatamente infastidito dalla piccola piantina che minaccia di far ombra al suo giardino. I due, così, intraprendono una gara di giardinaggio riempiendo i loro giardini di quante più piante possibili, fino a ritrovarsi invasi da arbusti d’ogni sorta selvatici e inarrestabili.
Quel mostro del mio vicino, questo il titolo dell’albo in questione, una mostruosa storia a suon di semini, scritta da Veronique Massenot e illustrata da Pascal Villcollet per Terre di Mezzo. Alla fine, però, per fortuna, i due mostriciattoli, dopo essersi cacciati nei guai con le loro stesse mani, riusciranno a venirne fuori e, grazie alla ritrovata amicizia e allo spirito di collaborazione, metteranno su persino un piccolo giro d’affari basato, pensate un po’, proprio su quei semini che tanto li avevano fatti litigare!
Meno male che nelle favole vince sempre l’amicizia, anche quella mostruosa!