Fate finta di avere undici anni, di aver appena finito la scuola e di essere costretti in casa per tutta l’estate. Ecco, è peggio che un guaio, è un disastro, una iattura, una scalogna alla quale non v’è rimedio. C’è un solo modo per sopravvivere alla crescita e a quattro soffocanti mura domestiche. Un diario di bordo. Un registro quotidiano delle disavventure che toccano inevitabilmente in sorte a un moccioso in odore di pubertà. Se sono due ancora meglio. Quelli puntigliosamente annotati da Ben s’intitolano Il libro delle mie vacanze disastrose e degli scarabocchi e Il libro dei miei record disastrosi, entrambi pubblicati da Lapis. Due spassosi romanzi scritti da Bernard Friot, che, con ironia felice, racconta la fatica di diventar grandi e convivere con adulti litigiosi che manco si sognano di ascoltarti.
Ben, e non Benjamin o Benoit, è l’imbranato adolescente, protagonista di entrambi i libri, che quando non combina guai da Guiness, deve difendersi da quella “schifezza piena di acne della sorella”, da una madre che gli fa portare sporte di frutta in giro per la città, manco fosse un fattorino, da un padre che lo paragona a una catastrofe naturale. E come se non bastasse, siccome i suoi genitori litigano un giorno e l’altro pure (è il loro modo di volersi bene), le vacanze sono andate a farsi benedire, e a Ben tocca inventarsi qualcosa per consumare i giorni d’estate senza morir di noia.
Ben, che, sì, è un po’ maldestro e svagato, ma è tutta colpa della pubertà, è anche una persona gentile che va spesso a trovare il signor Demirel, il vicino di casa che non lo critica né lo rimprovera mai. Soprattutto ama il circo e appena può frequenta un corso di clownerie con Lukas, il clown garbato e muto del mercato.
E mentre accumula vari record: 29 insulti in un giorno, il maggior numero di calzini spaiati, 8 giorni senza lavarsi, bugia più scema e così via, impara da Lukas a strappare sorrisi alle persone, a comunicare con il corpo, ad apprezzare il valore del silenzio e a dire spesso grazie.
Autore francese pluripremiato, Bernard Friot ha scritto numerosi libri per bambini e ragazzi, e come pochi altri sa costruire storie divertenti e delicate, geniali e buffe. Storie che nascono per lettori che non hanno l’abitudine a leggere, ma che conquistano tutti per l’essenzialità della scrittura e la profondità di contenuti.