Ci sono dei libri, sì, anche tra quelli per bambini, che sono davvero dei doni inaspettati. Oggi ne ho ricevuto uno e proviene da Babalibri e, in una giornata uggiosa, in cui il sole fa il pigrone e stenta ad uscire, mi è bastato aprirlo per inondare di sole la mia buia postazione di scrittura. Questo dono s’intitola Il postino dei messaggi in bottiglia, scritto da Michelle Cuevas e illustrato da Erin E. Stead. In questo magnifico albo c’è tutto, innanzitutto c’è una bella storia, quella di un postino molto particolare, lui non consegna buste o pacchi normali, ma tiene d’occhio il mare perchè lui è il postino dei messaggi in bottiglia. Non è facile, poi, trovarne i destinatari, alcune volte sono vicini, altre, invece, sono molto molto lontani. Ma il postino ha sempre portato a buon fine ogni missione, recapitando sempre i messaggi che via via il mare gli consegnava, con estremo zelo, cosciente di far felice coloro ai quali li consegnerà.
A volte, però, il postino era preso dalla malinconia, perché nessuno aveva mai mandato un messaggio per lui? Sarebbe stato bellissimo riceverne uno tutto suo, perché, cito testualmente:
Un messaggio può ospitare un tesoro, come un’ostrica ospita una perla.
Nella bellezza di questa frase si racchiude tutta la poesia di questa storia, oltre che nelle illustrazioni, meravigliose e autentiche, che ti fanno sembrare di esser lì, insieme al pescatore a scrutare il mare e ad aspettare, anche voi, un messaggio. Non serve che vi dica altro, non posso svelare il delicato finale, vi farei un torto.
Ci sono dei libri che sono come dei messaggi in bottiglia, misteriosi. Non sai cosa contengono, né chi te li manda. Non sai cosa vogliono dirti e non ne conosci il finale ma, una volta aperti, si scoperchiano meraviglie e pensieri. Il postino dei messaggi in bottiglia è uno di questi e, per quanto mi riguarda, oggi ho ricevuto il mio messaggio in bottiglia. Grazie Babalibri.
Per i più piccini, invece, Babalibri propone Tam Tam Bum, di Frédéric Stehr, nel quale troviamo dei simpatici animaletti intenti a suonare con qualsiasi cosa gli capiti a tiro: pentole, coperchi, mestoli, qualsiasi cosa emetta un suono. E per colorare invece, cosa si potrebbe usare? Bè, è facile, basta guardarsi in giro e qualcosa si trova, non manca di certo la fantasia a quei tre!