Seventeen è l'equivalente di Vanity Fair per le diciassettenni, appunto.
In realtà anche per le più giovani, quasi fosse una versione di qualità del nostrano Cioè (ve lo ricordate?!).
Vista la delicatezza del target della rivista, siamo ancora più lieti di annunciarvi che la sua reazione ha da poco firmato il Trattato di pace del corpo: un documento firmato da direttore, capo redattori e collaboratori tutti, ma soprattutto da un manipolo di teen di ferro, che capitanate da Julia Bluhm, hanno raccolto novecentomila firme – novecentomila – contro il fotoritocco sui servizi del magazine preferito.
In realtà ne chiedevano uno solo autentico a numero, ma come spesso capita gli intenti nobili hanno prevalso ed ecco la formale promessa di non ritoccare mai corpi e visi delle modelle.
il tutto è ovviamente in favore di una sana concezione dell'estetica, contro eccessiva magrezza, dunque disordini alimentari, e proporzioni innaturali. Insomma la quattordicenne del Maine, Julia, è arrivata dove le politiche ufficiali niente ancora hanno potuto… Vedi leggi fantasma per avere solo taglie 42 o più in passerella, ma non solo.
Seventeen, infine, si tutela così: qualora ci scappi una mini photoshoppata, questa verrà debitamente segnalata a fondo pagina.
Insomma, evviva Julia, evviva la buona pappa, evviva Seventeen!