Marco Viale, Perché i moscerini sono sempre felici?, Giralangolo
“Piccolo trattato semiserio di filosofia spiccia per bambini curiosi e adulti spiritosi” o un inno alla leggerezza, come preferisco definirlo io. Ecco che cosa è l’albo scritto e illustrato da Marco Viale per edizioni Giralangolo dal titolo Perché i moscerini sono sempre felici?
Partiamo dai bambini curiosi: questo libro si mangia perché… ecco proprio perché! Se vi siete mai imbattuti in un bambino nella cosiddetta età dei perché, saprete benissimo come non potrà in nessun modo resistere a una domanda che inizia con la fatidica parola e che, pagina dopo pagina, disegno dopo disegno, aggiunge altri quesiti, spiegando ma allo stesso tempo chiedendo ulteriori conferme.
Le ipotesi che si susseguono non fanno che incalzare la lettura formando nell’esperienza di fruizione un ritmo doppio: la fretta di scoprire la conferma finale e la voglia di soffermarsi sulle singole spiegazioni per fantasticarci su.
Nel passare a parlare degli adulti spiritosi facciamo tappa alle illustrazioni: il loro stile diretto ed essenziale è il ponte tra i due mondi, l’esser bimbi e l’esser grandi, che qui comunicano senza fatica. Schematiche e comprensibili per i primi, sono molto affascinanti per i secondi, grazie all’allure del più attuale e raffinato design nostrano. I protagonisti, i moscerini appunto, si muovono in un mondo a tinte chiare e tratto da pastello fine, immutabili nella loro nuvola puntellata grigio scuro e, soprattutto, nella loro assoluta felicità. Attraversano persone e scene quotidiane spargendo invisibili particelle di saggezza su chi sarà abbastanza coraggioso da osservarli e lasciarsi stupire.
Un libro che pullula di spunti, fatto non solo per la narrazione lineare, ma anche per essere consultato a sprazzi e fonte di ispirazione e riflessione proposta anche ai bambini nei momenti, ad esempio, di lamentela facile.