Oggi come non mai si parla di cambiamenti climatici, a più livelli. Cause, conseguenze, comportamenti da attuare, nel quotidiano e in politica. Oggi come non mai i ragazzi scendono in piazza per chiedere attenzione, risposte e riforme per contrastare il riscaldamento globale. Proprio per questi motivi, Perché la Terra ha la febbre? E tante altre domande sul clima, il nuovo volume della collana Teste Toste, spicca per la sua attualità e può essere uno strumento utile per approfondire un argomento tanto complesso quanto urgente.
Teste Toste
Un incontro di cervelli è alla base della collana pubblicata da Editoriale Scienza, vincitrice nel 2013 del Premio Andersen come migliore collana di divulgazione: le piccole teste toste dei lettori incontrano le grandi teste, altrettanto toste, di donne e uomini che dedicano la loro vita allo studio, alla ricerca e al sapere. Nel mezzo, a guidare questo incontro, c’è l’ideatore della collana, Federico Taddia, giornalista, scrittore e divulgatore che, con le sue domande, va sempre dritto al punto, rendendo semplici, comprensibili e interessanti tutti gli argomenti trattati.
Come già nei precedenti testi (noi vi abbiamo parlato di Perché il touchscreen non soffre il solletico? e di Perché si dice trentatré?), la particolarità di Teste Toste è presentata nelle prime pagine: anche questo volume, infatti, può essere letto dall’inizio alla fine ma anche al contrario, dalla fine all’inizio; si può aprire in una pagina a caso e cominciare da lì, spulciare le domande che più interessano, saltare da una domanda all’altra, magari prendendo spunto dai rimandi presenti in fondo a ogni risposta.
Informarsi e agire
In questa occasione Federico Taddia intervista Elisa Palazzi, una climatologa che dal 2011 lavora presso il CNR di Torino dove studia i cambiamenti climatici nelle regioni di montagna e i loro effetti, soprattutto sulle risorse idriche. Oltre all’attività presso il CNR, Elisa Palazzi svolge attività di divulgazione con laboratori su clima, energia e ambiente, conferenze e seminari rivolti a diverse tipologie di pubblico e a studenti. Complici le domande di Taddia, Elisa Palazzi dimostra nelle sue risposte un’ottima capacità divulgativa nello spiegare ai ragazzi, con un linguaggio allo stesso tempo tecnico e comprensibile, il clima del nostro pianeta, il suo funzionamento, come sta cambiando soprattutto a causa delle attività umane e che cosa possiamo fare individualmente per arginare una situazione alquanto preoccupante.
In fondo al libro, un indice per argomenti (Poli, montagne e ghiacciai, La storia del clima, Il nostro pianeta e noi, La scienza del clima, Acqua, nuvole, fiumi e oceani) permette di rivedere gli argomenti trattati in maniera ordinata e di poter ritornare con più facilità a rivedere quelli sui quali possono esserci dei dubbi. Le risposte della climatologa permettono di sfatare alcune false informazioni – come l’utilizzo dell’espressione “bombe d’acqua”, invenzione nata in ambito giornalistico e per niente scientifica – di individuare gli strumenti usati dai climatologi e l’attendibilità delle previsioni meteo, di conoscere l’atmosfera e la sua composizione, di approfondire la correlazione tra inquinamento e clima…
Alla luce delle tante domande sarà certamente evidente per i lettori come non ci sia tempo da perdere nell’occuparsi del clima della nostra Terra, mettendo in atto semplici azioni quotidiane, facendole diventare presto delle buone abitudini, come bere l’acqua del rubinetto invece che quella delle bottiglie di plastica, sostituendo quest’ultime con delle borracce, e – in generale – limitare i rifiuti.
Perché la Terra ha la febbre? è un libro per tutti i ragazzi che scendono in piazza, per avere le idee più chiare sul presente per poter agire al meglio per il futuro di tutti.