“Michele, che cosa ti è piaciuto di questo libro?”
“Tutto. E mi ha fatto pure ridere”.
Questa è la breve e sincera recensione di mio figlio (di cinque anni) quando sabato mattina, tra un risveglio lento e una macchina costruita con i mattoncini Lego, abbiamo letto insieme Papà è un albero, di Jon Agee, una novità in libreria della casa editrice Il Castoro. Uscito a febbraio, in prossimità della festa del papà, si tratta di un albo illustrato che, ovviamente, va bene per tutti i giorni dell’anno, ma può essere anche un’ottima idea-regalo per i papà, un regalo che si estende anche ai piccoli lettori e alle piccole lettrici, portando a un momento di vicinanza, quello della lettura condivisa, che è sempre speciale.
Fare finta di…
Conosciamo la piccola Madeleine, protagonista dell’albo insieme al suo papà, già nel frontespizio, mentre è in giardino e osserva il grande albero che si trova davanti casa, dove alcuni uccelli trovano ogni giorno riparo. Dopo aver osservato l’albero, la bambina apre le braccia come se fossero dei rami e resta ferma così, mentre alle sue spalle compare anche il babbo che sta pulendo il viale di casa dalle foglie.
Da qui in poi il libro si sviluppa attraverso il dialogo tra padre e figlia: lui si avvicina per capire che cosa stia facendo la sua Maddy, lei gli spiega che sta facendo finta di essere un albero e lo invita a fare altrettanto, imitandola.
Stare fuori tutto il giorno
Il babbo sembra da subito poco convinto e accetta l’invito a giocare “solo per un minuto”, ma stare fermi come un albero è un bell’impegno che richiede molto più tempo e ben presto l’albero-papà diventa rifugio per un dolce gufetto e, a seguire, per tanti altri piccoli ospiti, più o meno invadenti e solleticanti.
Tra le battute di dialogo e le diverse e ben definite espressioni del padre, tra sorpresa, gioia o fastidio, vediamo i vari cambiamenti che si susseguono sul suo corpo, osservati e accolti sempre con il sorriso dalla bambina. Essere albero comporta anche degli inconvenienti ma, nonostante lui resti poco convinto dalla situazione, le braccia del papà-albero rimangono ben tese e non si abbassano mai.
Il babbo è disposto a fare di tutto per la sua piccola e nel nome dell’immaginazione rispetta le regole del gioco fino in fondo.
Il dialogo e l’alternarsi delle figure su fondo bianco o su fondo del giardino danno il ritmo alla storia, nella quale l’avvicendarsi delle ore del giorno, fino all’arrivo del buio, rende bene l’idea del tempo che passa e dell’obiettivo raggiunto dalla bambina: stare fuori tutto il giorno.
L’autore
Lo scrittore e illustratore americano Jon Agee, classe 1959, ha pubblicato il suo primo libro nel 1982 e da allora non ha mai smesso di pubblicare albi illustrati, lavorando anche come illustratore, disegnando strisce per il New Yorker e dedicandosi alla sua passione per le parole con libri dedicati ad anagrammi, palindromi e ossimori.
La casa editrice Il Castoro ha già pubblicato, tra suoi titoli, ROAR! Come diventare un leone, Viaggio su Marte e Il muro in mezzo al libro.
