Iniziamo un nuovo anno, cari kidz, sempre all'insegna della lettura e, in questo caso, della poesia, con una recente e appassionante scoperta: il catanese Paolo Lisi. Prima di Natale sono andata in libreria per cercare qualcosa di nuovo proprio per questa rubrica, mi sono piazzata davanti lo scaffale dedicato alla poesia scorrendo con lo sguardo titoli e autori. Non è facile comprare un libro di poesie, per questo, il più delle volte, mi affido al consiglio di un amico che non sbaglia mai, ma, qualche volta, è anche bello far da soli. Il punto è, che mentre ero intenta nella mia scelta venivo interrotta da telefonate, dal passaggio di un amico, il tempo passava e io avevo altro da fare. Così, un po' spazientita e per niente sicura della mia scelta, mi avvio di corsa alla cassa con un piccolo libricino in mano. Passerà una settimana buona prima che io riesca a tirar fuori il libro dalla busta, non ricordavo più né il titolo né l'autore: E la colpa rimane di Paolo Lisi, Passigli Poesia. Succede che lo divoro, i versi mi conquistano e nasce in me quello stupore legato alla meraviglia di chi inventa ancora versi per noi, così belli, precisi. Ho scelto per voi proprio la poesia che da il titolo alla raccolta, perchè la trovo giusta per un nuovo inizio, per questo nuovo anno.
E la colpa rimane
Di aver speso parole. Di aver taciuto.
Di aver mentito. Di aver
dimenticato. Di aver tradito. La colpa,
di aver speso parole quando
c'era solo da ascoltare, di aver taciuto
quando invece era necessario
gridare più forte. La colpa,
di aver mentito per dimenticare,
di aver dimenticato per non mentire.
Di aver tradito per amore, per
vigliaccheria, per stupidità,
per non soffrire. La colpa,
di aver barattato il sogno
per la paura di rischiare
e di smettere così di continuare
a sognare. Rimane,
di aver confessato la sconfitta,
la resa: la semplice impossibilità
di essere migliore. Rimane
la colpa di lasciarsi invecchiare
di lasciarsi commuovere, ancora.
Rimane l'inganno, il sangue,
la croce, il vuoto nascosto
dentro un mucchio di parole
mentre tutto inesorabilmente crolla.
Ma, rimane l'amore,
nell'immediato. Sopra ogni cosa.