Alcuni dicono che siamo nati con l’uomo, all’epoca dei graffiti. Altri dicono che i nostri genitori parlavano inglese e abitavano negli Stati Uniti, e gli stessi sosterrebbero che il nostro antenato sia un certo Yellow Kid. Molti rivendicano le nostre origini in estremo Oriente, in Giappone per essere precisi. Ci chiamano con molti nomi: comics, manga, balloons, manwha, fumetti, giornaletti, dibujos…
Parliamo inglese, italiano, francese, spagnolo, arabo, giapponese, coreano, cinese, portoghese e molte altre lingue. In molti ci hanno fatto crescere: Disney, Marvel, DC Comics, Warner Bros, Jump!, Bonelli e tanti altri…
Abbiamo tante storie da raccontare. Alcune vi hanno fatto sognare, altre vi hanno aiutato a non sentirvi soli, alcune vi hanno persino fatti innamorare, e altre ancora vi hanno fatto piangere. Molte vi hanno insegnato qualcosa e magari, chissà, vi avranno fatto perdere la cognizione del tempo.
Ma la cosa certa è che, ogni volta che avete finito una nostra storia, è come se aveste detto addio a un caro amico.
Alcuni di voi si vergognano a dire “mi piacciono i fumetti”. Altri invece lo dichiarano apertamente e non gli importa di cosa pensa la gente, anche se hanno qualche anno in più e se leggere fumetti è considerato, nel pensiero comune, “da sfigati”; è per queste persone che continuiamo e continueremo a esistere, per chi non si vergogna di essere capace di sognare, neanche a ottant’anni.
Perché del resto, come disse un bacucco inglese, siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni.