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La notte delle malombre

Tratto da una storia vera, "La Notte della Malombre" racconta di un treno, della Seconda Guerra Mondiale, di ombre malvagie e dei sogni di tre ragazzi: Brando, Nora e Rocco.
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Autore/i: Manlio Castagna
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La notte del 3 marzo del 1944 il treno merci partito da Napoli diretto a Potenza viene trovato in una galleria nei pressi di Balvano. Il treno è pieno di centinaia di clandestini, c’è la guerra, e le persone sono disperate: molti sono alla ricerca di un pezzo di futuro, molti sono lì per rubare, altri per scappare. Quel treno, però, sarà la tomba della maggior parte di loro. La dinamica dell’incidente non sarà mai spiegata del tutto, si sa solo che dentro le carrozze, in quella lunga galleria buia, furono ritrovati centinaia di cadaveri, seppelliti poi in fosse comuni, i loro nomi dimenticati.

Da questo evento terribile e straziante, Manlio Castagna ha preso spunto per raccontare una storia per ragazzi, targata Mondadori, La notte delle Malombre, che è non soltanto la storia di quel che accadde al treno 8017, considerato il Titanic italiano, ma anche uno spaccato di vita, della vita dura e terribile, ma ugualmente piena di speranza, degli uomini e delle donne del nostro Paese, quasi alla fine della seconda guerra mondiale.

I protagonisti: conosciamoli

La storia ci è raccontata attraverso gli occhi di tre ragazzi, Brando, Nora e Rocco e, in parte, del soldato disertore Nino Cortese. Brando, Nora e Rocco, che hanno circa 13 anni, non si conoscono quando mettono piede sul treno, appartengono ognuno a un luogo diverso e a un pezzo di società diversa.

Brando, bello, biondo e generoso come un eroe dell’antichità, viene da una famiglia poverissima, di cui si sente responsabile. È per questo che sale sul treno: vuole essere in grado di garantire loro sicurezza.

Nora, bellissima e riflessiva, viene da una famiglia di estrazione sociale alta, viaggia con sua madre e suo padre, ed è in cerca dell’amato fratello Pietro, partito per la guerra e non ancora tornato.

Rocco, infine, è un ladruncolo di quartiere che sale sul treno accompagnato dal suo amico “Ditelle” per rubare e fare qualche buono affare. Tre mondi diversi, tre scopi diversi, tre vite che s’intrecciano su un treno in corsa verso la morte. I tre ragazzi ne usciranno cambiati, porteranno addosso i segni di quella tragedia per sempre, come per sempre dureranno i sentimenti nati su quel treno e che li hanno uniti in quella notte gelida e terribile.

Le malombre: cosa sono?

Non manca l‘elemento fantasy o, meglio ancora, folkloristico: le malombre del titolo. Cosa sono? Ombre inquietanti e minacciose, che Nora vede e sente, come profezia di un disastro imminente. La soffocano nel sonno, ma le vede anche attorno al treno… perché proprio lei? Come può affrontarle e sconfiggerle?

Manlio Castagna racconta benissimo anche un altro elemento fondante della cultura del Mezzogiorno d’Italia: le sue antiche tradizioni, il folklore, le leggende fatte di streghe, ombre, misteri. La cultura dell’oscuro e dell’inconscio, tipica della regione campana e in generale del sud Italia, si fonde perfettamente con gli eventi più che reali della guerra e del disastro ferroviaria in un mix bilanciato di realtà e sogno.

Il Sud Italia e la seconda guerra mondiale

Un racconto fantasy ambientato nel Sud dell’Italia, tra Salerno, Napoli e dintorni, durante il periodo dello sbarco degli Americani. La storia è ricca di dettagli storici, perfetta per essere letta a scuola, dedicata soprattutto agli alunni delle medie che frequentano il terzo anno e che studiano proprio questo periodo storico. È un modo per comprendere cosa provavano le persone, con le bombe che cadevano, i soldati dappertutto e la paura di non sopravvivere alla fame o al dolore per la perdita dei propri cari.

Con maestria e delicatezza, infatti, Manlio Castagna ricostruisce non soltanto la storia del treno, ma anche il momento storico che precede il disastro ferroviario: la guerra, la fame, la disperazione della gente, i bisogni e le speranze di adulti e bambini.

Lo fa utilizzando una prosa ricca di dettagli poetici ed estremamente vividi, in questo modo, l’autore trasporta i lettori in un mondo lontano ma, allo stesso tempo, a noi profondamente vicino. Su quel mondo fatto di dolore, morte, separazioni è stata poi costruita la nostra democrazia.

Il treno 8017 è la metafora delle vite di tanti Italiani che s’infransero sotto le bombe, senza motivo, dimenticate. La sua storia, raccontata con passione, è la testimonianza che nulla dev’essere dimenticato, che ogni storia, per quanto tragica, nasconde profondi insegnamenti.

Ne La Notte delle Malombre troverete l’Italia della guerra, il Meridione e i suoi racconti di streghe e ombre, il coraggio, l’amore e l’amicizia. E l’importanza della memoria, sempre.

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