Nicola Cinquetti, Gek Tessaro, Quando Noè cadde dall’Arca, Lapis Edizioni
Conoscete tutti la storia di Noè e della sua arca, una storia antica come il mondo, e allora cosa poteva inventarsi Nicola Cinquetti per renderla accattivante e nuova? Sapete che ha fatto? Ce la racconta in versi e in rime e la cambia un po’, mentre il magnifico Gek Tessaro la illustra con quelli che sembrano veri e propri quadri. L’inizio della storia è uguale, Noè riceve da Dio l’ordine di costruire un’arca e di metterci su tutti gli animali in coppia, un maschio e una femmina, più i suoi parenti. Noè costruisce l’arca, raduna gli animali e aspetta, finché un giorno inizia a piovere sempre più forte fino a non vedersi più la terra, così l’arca inizia a galleggiare cominciando il suo viaggio. Da qui in poi la storia cambia un po’:
Ma una mattina dall’arca gigante
scorsero un’isola lussureggiante
Ricca di piante di mele e di pere
tanto che vollero andare a vedere
e una scialuppa dipinta di rosso
svelti calarono sul mare mosso.
I parenti di Noè scesero a visitare l’isola mentre Noè, da bravo capitano, non abbandona la sua nave. Ma un topolino, a un certo punto, incrocia un elefante e si sa che gli elefanti odiano i topi. L’elefante inizia a correre qua e là fino a sbattere contro Noè che poverino finisce in acqua. Chi lo salverà se sull’arca ci sono solo animali?
Come sempre, non vi svelerò il finale anche perché è troppo divertente. Posso dirvi che leggendo questo libro vi verrà voglia di parlare in dodecasillabi e di attaccare sui muri le bellissime illustrazioni.
Dunque, di Noè la storia rillegete
e del finale non vi preoccupate
il capitano verrà recuperato
e tutto l’equipaggio verrà salvato!