Conoscete Olivier Tallec? Io ammetto che non sapevo chi fosse fino a poco tempo fa ma è stata una scoperta più che piacevole. Si tratta di un giovane(a circa 40 anni possiamo definirlo così?) illustratore francese di libri per bambini e ragazzi che prima di dedicarsi all’editoria ha lavorato come grafico in ambito pubblicitario. Il suo mondo originale e un po’ surreale è fatto da orsi, lupi, mostri, vampiri, marionette, bambini pestiferi o sognanti immersi in paesaggi di città o colline ventose. Una realtà bellissima e poetica piena di colori vivaci (spesso a dominare è il rosso) di cui viene voglia di entrare subito a far parte, soprattutto ora con questo grigiume invernale che ci circonda. L’ispirazione infatti oltre che dalla street art e dell’arte popolare gli deriva anche dai suoi numerosi viaggi soprattutto nei paesi dell’America del sud, coloratissimi per eccellenza.
In Italia i suoi libri sono ancora troppo poco diffusi sugli scaffali delle librerie a dispetto della sua bravura mentre in Francia pubblica per grandi case editrici e per indipendenti ed ha illustrato cartonati, albi illustrati e musicali, romanzi, fiabe e fumetti e finora ha all’attivo più di 60 pubblicazioni. Qui da noi i suoi libri sono pubblicati da Lapis e Kite edizioni e tra le principali opere che potete andare ad accaparrarvi in libreria ci sono: “La strega in fondo alla via”, la serie “Rita e Machin”, “Questa è la poesia che guarisce i pesci” e “Bisognerà”. Per i temi affrontati e per le bellissime illustrazioni meritano più di un’occhiata!
Intanto andate a curiosare qui, sul suo sito personale.
L’Alliance francaise di Bologna dedica a Tallec un’interessantissima mostra che potrete visitare fino all’8 febbraio. L’evento chiamato “Entre croutes, oursons e petite loup”,organizzato in collaborazione con la cooperativa Giannino Stoppani, mette in mostra 30 tavole selezionate da La croûte, Michka e i tre albi di Grand Loup & Petit Loup, suoi libri di grande successo in Francia. È un’occasione per scoprire questo artista in grado di tradurre in immagini in maniera deliziosa i piccoli drammi e le gioie dell’infanzia e trasmettere emozioni con il suo tocco personalissimo. Quasi quasi prendo un treno per Bologna e vado!