Abbiamo parlato spesso, in questi giorni di Libri a tavola! Pagine appetitose per piccoli lettori di mangiar sano, dell’importanza di frutta e verdura nella nostra alimentazione e di uno stile di vita attivo, ma da dove vengono la frutta e verdura che sono nei nostri piatti?
Coltivare i prodotti della terra in modo naturale e seguendo il ritmo delle stagioni fa bene a noi e fa bene anche all’ambiente, ma occorrono particolari attenzioni e cure, proprio di questo si occupa l’agricoltura biologica.
Mi piace bio. Cos’è l’agricoltura biologica di Rita Brugnara, illustrato da Francesca Di Chiara, (Giunti Progetti Educativi) è un piccolo libro perfetto per introdurci nel mondo dell’agricoltura biologica a partire da significato di biologico, dove bios (vita) ci riporta a un’agricoltura che rispetta la vita in tutte le sue forme, quella dell’ambiente e quella degli esseri viventi (uomo – agricoltore e consumatore – compreso).
Sappiamo bene di non essere gli unici abitanti della Terra ad aver bisogno di nutrimento, d’altronde il nome stesso – abitanti – lo dice: abitiamo la Terra, non ne siamo proprietari e ne condividiamo il territorio (con tutte le sue risorse) con animali e piante.
Coltivare un campo…
… non vuol dire solo gettare i semi e aspettare che diano i loro frutti, tanti infatti sono i “nemici” dell’agricoltura La prima parte del libro, Lotta alla sopravvivenza, ci ricorda che tre quarti delle specie animali sono rappresentate dagli insetti, così piccoli da farci dimenticare a volte della loro numerosa presenza anche negli ambienti più ostili ed estremi (ghiacciai, crateri vulcanici…); gli insetti possono essere fitofagi, ovvero quelli che mangiano le piante, ed entomofagi, quelli che si nutrono di altri insetti; ci sono poi i predatori di piante via terra e via cielo, dai roditori agli uccelli, da cui gli uomini hanno da sempre tentato di difendersi, come con i gatti, con cui gli antichi Egizi proteggevano il grano dai topi, o con gli spaventapasseri utili per allontanare dai campi coltivati gli uccelli; un altro nemico delle piante possono poi essere alcune piante stesse, le erbacce o malerbe che tolgono spazio, nutrimento e luce alle piante coltivate.
Con un grande salto nel passato, in Addomesticare la terra, torniamo a quando l’uomo, circa 12.000 secoli fa, ancora non conosceva l’agricoltura, innovazione fondamentale nel suo sviluppo a partire – così si pensa – dalla “mezzaluna fertile”, area del Medio Oriente comprendente gli attuali Iraq, Libano, Siria e Giordania.
Con il passare del tempo, le innovazioni tecniche (la ruota, l’aratro, la tecnica del maggese) hanno reso sempre meno faticoso il lavoro per l’uomo.
In Nuovi mondi, nuove piante ci avviciniamo al presente passando dalle nuove piante che arrivarono in Europa dopo la scoperta dell’America (pomodori, patate, mais, tabacco…) alle scoperte tecniche e scientifiche che hanno reso con il tempo l’agricoltura sempre più produttiva. Con le innovazioni, però, è arrivato l’uso di pesticidi, erbicidi, DDT, tutte sostanze chimiche utilizzate per eliminare i nemici delle piante ma tossiche anche per l’uomo e per i rapaci e alcuni insetti da sempre alleati naturali del lavoro nei campi.
Arriviamo così, in Terra madre, terra bio, a capire il motivo per cui siamo ritornati ad una agricoltura rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, utilizzando concimi organici e minerali, praticando la rotazione delle piante e le consociazioni, non coltivando OGM (ovvero Organismi Geneticamente Modificati) e usando erbe aromatiche come repellenti contro alcuni insetti nocivi.
Per difendere le coltivazioni, l’agricoltura biologica si affida anche alla “lotta biologica”, sfruttando l’antagonismo tra gli insetti, e alla “confusione sessuale”, tecnica di lotta biologica che contrasta gli insetti dannosi con diffusione di feromoni sessuali sintetici che impediscono agli insetti maschi di individuare e raggiungere le femmine (che così muoiono senza deporre le uova).
L’ultima sezione, Vero, buono, sano, ci porta all’interno delle attuali fattorie biologiche, dove spesso sono possibili visite (o anche periodi di vacanza) per scoprire da vicino come viene lavorata la terra secondo il metodo biologico, con passione e professionalità, prima che i prodotti arrivino (dopo i controlli del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) sulle nostre tavole, con un’etichetta piena di informazioni che sono una garanzia per il consumatore.
Mi piace bio. Cos’è l’agricoltura biologica appartiene alla collana Io e il mondo ed è un libro pieno di informazioni per i bambini curiosi di sapere qualcosa in più su ciò che arriva ogni giorno nei loro piatti e sulla terra che, così generosamente – e spesso da noi mal ripagata –, da sempre provvede a nutrirci. Ogni doppia pagina del libro presenta una domanda per i lettori e alla fine, mettendo insieme tutte le risposte di questo quiz, i bambini scopriranno qual è il loro profilo da Biocompatibile a Bio… che?.