Quando ho saputo che Mary Poppins, la mitica tata inglese avrebbe partecipato alla versione italiana di SOS Tata quasi non ci credevo. So che si trova a Milano e così ci mettiamo d'accordo per vederci lì.
Niente più cappello, niente gonna lunga, nessun ombrello, eccola venirmi incontro in galleria col suo abitino blu a pois bianchi. Il sorriso, quello sì, lo riconosceresti tra un milione, quello è proprio il suo, e la borsa, la grande borsa dalla quale tira fuori di tutto, c'è ancora.
– Signorina Laura, felice di conoscerla! – mi idce in un perfetto italiano ma con una forte cadenza inglese.
Ammetto di essere emozionata, Mary è il mio mito di quand'ero piccina, conosco tutte le sue canzoncine e faccio fatica a fare la giornalista seria (se mai lo sono stata!) e a darmi un contegno. Alla fine dico:
– Oh Mary, il piacere è tutto mio. Che fortuna averla trovata qui a MIlano. –
Lei propone subito una passeggiata perchè ancora non conosce bene la città, così mentre camminiamo le chiedo di raccontarmi come mai avesse scelto di lavorare in TV. Lei mi spiega:
– Le ragioni sono tante. Innanzitutto i genitori preferiscono mandare i figli al nido, poi quando rientrano in casa stanno sempre davanti a congegni elettronici quali Tv, consolle di vario tipo, smartphone, tablet. Io non servo più! –
– Ma come non serve! Non era forse una fantastica alternativa a tutti quei giochi asettici? –
– Guardi, nell'ultima famiglia in cui ho lavorato non riuscivo a staccare da quei cosi i bambini nemmeno con la magia! Il fatto è che io sono solo una tata, devo adeguarmi alle regole della casa, e, se in una casa ce ne sono poche e quasi tutte sbagliate io non posso intervenire. Mamma e papà stabiliscono come crescere i loro figli, non certo un'estranea. –
– Quindi ha scelto la tv? –
– Sì avevo un buon curriculum ed ottime referenze così ho mandato tutto alla redazione del programma e mi hanno preso! Le confesso che la settimana scorsa, durante la registrazione delle prime puntate ero nervosa come fosse il mio primo giorno di scuola-
– Cosa cambia in tv rispetto alla vita reale? –
– Cambia che lì deve finire sempre tutto bene. Anche i bimbi più discoli dopo una settimana "miracolosamente" diventano degli angioletti. In pratica la televisione oggi fa ciò che io una volta riuscivo a fare con qualche gioco e qualche canzoncina. –
– Ma non è un po' triste tutto questo? – faccio io fissandola dritta negli occhi.
Ho indovinato, ecco, la vedo, un filo di malinconia le è sceso sul viso bellissimo. Non risponderà a questa domanda e nemmeno io insisterò, continuo solo a passeggiare accanto a lei, del resto Ben cantava:
«Com'è bello passeggiar con Mary, Mary ti sa rallegrar, anche quando è un giorno dei più neri, Mary il sole fa spuntar. Com'è bello passeggiarle accanto, che ti viene voglia di cantar. Se Mry è accanto a te ti senti un Re, il cuor nel petto batte e fa BEM BEM. Com'è bello passeggiare con Mary, un suo sorriso il sole fa spuntar!»
E pure la fischietto … non ho resistito! E Ben, lo spazzacamino, chissà che fine ha fatto … magari prima o poi intervisto pure lui.