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Mario Lodi, il maestro di tutti

Mario Lodi è morto ieri mattina, nella sua casa di Drizzona, in provincia di Cremona, all’età di 92 anni. Hey Kiddo ricorda con affetto un grande maestro.
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È morto ieri mattina Mario Lodi, nella sua casa di Drizzona, in provincia di Cremona, all’età di 92 anni.

Lodi è stato maestro, scrittore, pedagogista. La sua attenzione per il mondo dell’infanzia non è mai venuta meno a partire dal momento in cui fu nominato maestro di ruolo a San Giovanni in Croce, nel 1948. Al 1956, dopo il trasferimento alla scuola elementare di Vho di Piadena, suo paese natale, seguirono ventidue anni di insegnamento e molti libri: fiabe e racconti scritti insieme ai suoi alunni (come Bandiera e Cipì), e libri per parlare delle sue esperienze pedagogiche (come C’è speranza se questo accade al Vho e Il paese sbagliato). Una volta andato in pensione, sono continuati i suoi studi e le sue attività, sempre a diretto contatto con i bambini. Risale al 1989, con i proventi del Premio Internazionale Lego, la fondazione dell’Associazione culturale Casa delle Arti e del Gioco, per promuovere la formazione di insegnanti ed educatori, ma anche un luogo in cui adulti e bambini possono sviluppare capacità espressive, creative e logiche. La Casa delle Arti e del Gioco porterà certamente avanti la lezione del maestro Lodi di cui, come scriveva Antonio Faeti nell’introduzione alla riedizione di Cipì del 2013, siamo tutti allievi.

Proprio con le parole di Faeti, anche noi di YouKid salutiamo chi ci ha insegnato una indimenticabile “pedagogia del volo”:

Uscito dal colloquio di un maestro e dei suoi scolari, Cipì è però volato via per conto suo, creando, da solo, una vera pedagogia del volo. Perché si deve apprendere che lo sguardo è tutto, che gli osservatori superficiali in realtà non vedono. Si deve imparare che non esistono piccoli eventi, ma tutto si ricompone entro un equilibrio fatto di attenta osservazione e poetica raffigurazione.

Dopo tutto, quando si è proprio capito che un paese è davvero sbagliato, ci si deve mettere a lavorare insieme per farne uno nuovo.

 

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