Steve Antony, Lucertole Verdi e Rettangoli Rossi, ZOOlibri
Una guerra è in corso, una guerra molto particolare, visto che vede scontrarsi delle piccole lucertole, più o meno tutte uguali per dimensioni e caratteristiche fisiche (ma non nelle espressioni del muso che invece ci regalano tante divertenti differenze e sono la parte più caratteristica dei tanti protagonisti dell’albo) e rettangoli rossi delle più diverse dimensioni.
La più grande guerra di sempre
La guerra comincia già dal risguardo dell’albo di Steve Antony, Lucertole Verdi e Rettangoli Rossi, edito in Italia da ZOOlibri, da una parte con un esercito compatto di lucertole, dall’altra parte (ma ormai in chiusura, quando la pace è stata fatta) con un fitto schieramento di rettangoli che accolgono al loro interno una lucertola, non più ostile. Anche frontespizio e colophon sono invasi dalla guerra in corso, dove per ogni rettangolo una o più lucertole sono impegnate nella lotta.
Quando comincia la storia vera e propria vediamo poi i due schieramenti opporsi l’uno all’altro: le lucertole sono tante e forti, i monoliti hanno dalla loro l’intelligenza. Una piccola lucertola a un certo punto osa domandare:
Perché combattiamo l’uno contro l’altro?.
Come risposta un grande rettangolo rosso la schiaccerà!
Questo atto dà via a due bellissime e caotiche doppie pagine in cui ha luogo la più grande guerra di sempre, ma alla fine arriverà il momento di dire basta, si arriverà a un punto in cui entrambi gli schieramenti metteranno fine alle ostilità (come e che cosa ne verrà fuori lo lascio scoprire a voi).
(immagine tratta da ZOOlibri)
Una storia di guerra e di pace
Steve Antony, dopo il successo di Per favore Signor Panda (edito in Italia sempre da ZOOlibri), ci porta all’interno di una storia particolare e surreale tra forme geometriche e piccole lucertole verdi, ma per quanto i soggetti in guerra siano inconsueti – anche solo per l’opporsi di una forma di vita animata a semplici forme geometriche – ci si ritrova a osservare le diverse fasi di un conflitto che, in fin dei conti, sembra del tutto plausibile o – forse – è insensato come ogni altro conflitto.
Pur strappando più di un sorriso, alla fine nel lettore, anche quando sembra essere tornata la calma, resta in testa una domanda insoluta: perché si stanno facendo guerra?
Ma la risposta vera (come in tante altre occasioni al di là delle pagine dell’albo) non l’avremo mai.