Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum!
Forse uno dei migliori pirati di sempre, di certo tra i più famosi: parliamo di Long John Silver. Lo conosciamo grazie al romanzo L'Isola del Tesoro, di Robert Louis Stevenson. Di lui sappiamo che è stato il quartiermastro (il più alto in grado tra i non ufficiali e, nel caso delle navi pirata, solitamente inferiore solo al Capitano) e cuoco sulla nave del Capitano Flint, un altro mitico pirata di cui non c'è scritto tanto ma girava voce che avesse nascosto il suo grandissimo tesoro in un'isola dei Caraibi, tanto che ha lasciato anche una mappa…
Secondo voi Long John Silver ha trovato il tesoro che cercava? Beh, diciamo che quando ha saputo che il giovane Jim Hawkins (che intanto stava gestendo una la locanda Ammiraglio Bembow con sua madre) ha la mappa non se ne stacca più. Un po' diventa il suo mentore, un po' diventa il suo spauracchio: un uomo all'antica, di quelli che mostrano l'affetto con uno schiaffo. Del resto, da uno scozzese vissuto sulle onde non c'era da aspettarsi tanto di diverso.
Zoppo, con un pappagallo sulla spalla (che ha chiamato con il suo vecchio capitano) e alla ricerca di un grande tesoro. Che cosa volete di più? Beh, Long John Silver è anche altro: principalmente è uno di quei pirati spietati ma astuti, non di quei caproni buoni per tutte le stagioni, ma uno di quelli che pensa, riflette. Un amante del doppiogioco. Avete presente Jack Sparrow, che non si risparmia in combattimento ma è anche abile a parlare, convincere e manipolare… più o meno così, solo che Silver è anche un bravissimo cuoco. Infatti gestisce una locanda con sua moglie, quando non va per mare.
Non solo, di più: Long John è un essere umano con tutte le sue contraddizioni, il suo rapporto con il giovane Hawkins o con il vecchio compagno d'avvenute Ben Gunn ci parlano di un uomo che ne ha viste tante. Come a dire che a volte la vita ci mette davanti a delle scelte difficili e il modo in cui decidiamo di affrontarle costruisce una parte del nostro futuro.
Mi piace credere che la lezione più importante che ci dà questo pirata è che non bisogna mai arrendersi. Nemmeno se si rimane senza una gamba? Nemmeno se si rimane senza una gamba.