Oh, the weather outside is frightful,
But the fire is so delightful,
And since we’ve no place to go,
Let it snow, let it snow, let it snow.
Let it snow, Let it snow, Let it snow cantava Vaughn Monroe. Lascia che nevichi, mentre io e te siamo piacevolmente accoccolati davanti al fuoco, sapendo che fuori il tempo fa paura.
Siamo a Gracetown ed è la vigilia di Natale. La piccola città del North Carolina è letteralmente sepolta dalla neve di quella che viene definita “la peggiore tempesta degli ultimi cinquant’anni”. La tormenta è così intensa da non lasciare vedere niente, se non bianco ovunque si guardi, eccetto le insegne luminose di una Waffle House e di Starbucks. Sembrerebbe la circostanza migliore per festeggiare un Natale in casa, con parenti, amici, il ragazzo o la ragazza, confortati dal caldo di un camino acceso e dalle innumerevoli vivande del cenone natalizio. Sembrerebbe, anzi sicuramente lo è, ma le cose non vanno sempre come noi vorremmo.
Jubilee, pronta a trascorrere lo Smorgasbord Annuale con la famiglia del suo super-impegnato ragazzo, si ritrova a bordo di un treno diretto a Sud che di lì a poco si sarebbe schiantato contro un cumulo di neve a Gracetown. Tobin si avventura nella tormenta con il Duca e JP, sperando di raggiungere Keun per vivere con lui un cheertastico Natale. Addie è tutta presa dal dolore per aver perso il suo amato Jeb.
Tra la notte della Vigilia e il giorno di Natale, i tre si confrontano con le loro paure, affrontano i propri limiti, inciampano, cadono e si rialzano, tornano indietro e poi si voltano di nuovo per correre coraggiosamente incontro ad un sentimento inatteso o rinnovato.
È quanto accade a Jubilee, che fino a quella sera ha creduto che il suo ragazzo incidentalmente svedese, il più popolare della scuola, tutto preso da una vita fatta di sport e studio, ma troppo poco dalla sua timida e brillante ragazza, fosse perfetto per lei. Le attenzioni di Stuart, che “non aveva nemmeno un singolo aspetto che fosse straordinario”, le fanno comprendere che forse è giunto il momento di concentrarsi su quello di cui ha bisogno e su qualcuno che la faccia sentire importante. Anche Tobin, grazie ad un’avventura rocambolesca tra cumuli di neve e mille altri imprevisti, intuisce quanto sia inutile aggrapparsi a un lieto durante se si può giungere a un lieto fine.
Intanto l’autoreferenziale Addie, che ha rimuginato a lungo sul suo errore e sul modo di rapportarsi con gli altri, affronta con caparbietà la missione salva-maialino, dimostrando di aver capito più di una lezione, fino a che un tripudio di rin ting ting fa breccia nel suo mondo, ricordandole che un angelo potrebbe aver messo le ali.
Guarda papà, guarda. La maestra dice che quando suona una campana un angelo mette le ali. (Zuzu al padre George, La vita è meravigliosa, Frank Capra, 1946)
John Green (di cui abbiamo più volte parlato a proposito di Teorema Catherine, Città di carta – il film, Cercando Alaska), Maureen Johnson e Lauren Myracle, pluripremiati autori young adult, ci raccontano tre storie d’amore che iniziano (o ricominciano) letteralmente nella neve, tra imprevisti, lacrime, baci inaspettati, improbabili incontri, avventurosi spostamenti in condizioni disperate, persino con un maialino nascosto all’interno di un giubbotto! I tre racconti, presentati separatamente, finiscono per intrecciarsi nelle ultime pagine del libro, accomunando i protagonisti nel destino di un amore che nasce in un freddo giorno di Natale fuori dal comune. Per cui, quando avrete tra le mani Let it snow – Innamorarsi sotto la neve (Rizzoli), procuratevi un divano, una coperta, una o più cioccolate calde e soprattutto fate in modo che sia Natale, o giù di lì. Dovrete vedervela con la neve, una montagna di neve, ma non farà così tanto freddo, poiché sarete scaldati da tre soffici storie d’amore, ricche di avventura e di suspence. Poco importa se fuori nevica.
But as long as you love me so
Let it snow, Let it snow, Let it snow