Siamo alla prima puntata del secondo round di Leggere mi piace, la rubrica che poi è un vero e proprio progetto: vogliamo invogliare i ragazzi a leggere e a dire che cosa ne pensano di ciò che leggono.
Proprio così, ogni quatro recensioni scegliamo un vincintore, rullo di tamburi… il vincitore del primo turno è Enrico Bessolo arrivato alla incredibile quota di 201 un commenti (and counting!).
A Enrico andrà il nostro premio dotato di pagine e le nostre congratulazioni!
Grazie anche a Greta, Eleonora e Daniele che hanno dato vita a un bel match e sono stati tutti davvero molto, molto letti!Riprendiamo dunque con Justine e ricordate, la recensione più letta e più apprezzata vincerà il premio. Valgono i like su Facebook, i retweet e l’aggiunta ai preferiti su Twitter, i commenti direttamente sul sito, insomma, vale proprio tutto basta che lasciate una traccia della vostra lettura. Divertitevi con noi!
La Redazione HK
foto di Francesco Loi
Nato straniero
di Justine Perez
Autore: Janna Carioli
Casa Editrice: Fatatrac
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Tutti noi sappiamo che non è facile essere uno straniero. Si incontrano tante difficoltà: imparare una nuova lingua, adattarsi ad un altro tipo di vita, ma soprattutto socializzare con altre persone che magari non vivono nelle condizioni sociali in cui tu, straniero, vivi. Dario, il nostro protagonista, si trova in questa delicata situazione. La vita che ora conduce non è quella che aveva immaginato. Tante cose sono cambiate. Non gode più di quella libertà e allegria assoluta che aveva nella sua terra natale e non ha più un padre comprensivo che lo consoli. Dario resiste, finché un giorno un compito in classe andato male fa traboccare la goccia dal vaso. E Dario scappa da suo padre e da tutti i problemi e le nostalgie che lo circondano. Insieme a Ingrid, una ragazzina dai capelli verdi incontrata per caso, trascorrerà una notte nei vicoli sommersi nel buio, tra bande di delinquenti, camper di zingari, incendi, indecisioni, paure, che fanno da cornice a un omicidio. Vivendo questa disavventura in una maniera del tutto particolare, Dario riesce a capire che per comprendere gli altri prima bisogna comprendere se stessi. Sono tante le cose positive ad accompagnare i due ragazzi in questo viaggio che toglie il fiato. Tra le altre, la fiducia che ripongono uno sull'altra e l'amicizia, valore che rende questo libro particolarmente coinvolgente. Nello stesso tempo il libro appare concreto e autentico nel descrivere realmente le paure, le attese e i dispiaceri, aspetti che accomunano tutti i ragazzi, qualsiasi nazionalità abbiano. L’autrice ci vuole insegnare che quando si trova un amico col quale condividere ciò che siamo, non hanno importanza le condizioni sociali, la provenienza, la lingua, né tantomeno, le apparenze.