Per lavoro stamattina mi sono ritrovata a leggere questa intervista – molto settoriale – sull'autismo. Mentre leggevo mi sono lasciata distrarre dalle bellissime immagini che la delimitano, come una cornice quanto mai adatta.
Solo arrivata in fondo alla pagina ho appreso che tutte le illustrazioni contenute, diversissime tra loro e realizzate da persone affette da autismo, sono raccolte in un volume prezioso, che secondo me qualche editore italiano dovrebbe seriamente prendere in considerazione di pubblicare.
Di Drawing Autism di Jill Mullin infatti esiste solo una versione in inglese: non che la comprensione delle parole, di fronte a disegni così belli che parlano, sia poi l'aspetto principale, però non sarebbe male rientrasse nel catalogo delle pubblicazioni del nostro Paese, sarebbe proprio un vanto!
Si ha la sensazione infatti che l'autismo sia una realtà in crescita a livello mondiale (conoscete l'associazione Rock the autism?), ma che (e scoccia dire una frase fatta, però a smentirci siamo lenti) da noi rimanga sempre confinata ad ambiti super professionali.
Ne parliamo qui perché parliamo di bambini ed è proprio durante l'infanzia che l'autismo si rende manifesto al mondo esterno, a genitori che quasi sicuramente attraverseranno una crisi personale e familiare e che saranno costretti a rimboccarsi le maniche e organizzare un bel tête-à-tête con il diretto interessato.
Se volete saperne di più, sfogliare questo libro del 2009 potrebbe avvicinarvi moltissimo al mondo delle persone affette da autismo ed essere un punto di partenza privilegiato per future informazioni più specifiche.
Per chi di voi, invece, non fosse particolarmente interessato all'argomento, consiglio comunque di sfogliarlo, i tratti e i colori sono speciali!
