L’asinello Trotro è un cucciolo simpatico che a ogni mamma, senza distinzione di specie, ricorderà il proprio.
Prima di tutto, ci guarda spesso di tre quarti, con occhi tondi come bottoni, come fanno i nostri bambini quando vogliono capire se ci arrabbieremo o no. In secondo luogo, non si perde mai d’animo: un cucciolo come i nostri, che, anche se strepitano, ci provano e riprovano e ce la fanno, nelle loro piccole e grandi battaglie d’ogni giorno (che sia quella con il sapone o con i mostri del buio). Per questo Trotro fa simpatia e ha quasi sempre il musetto allargato in un sorriso.
L’asinello Trotro, che avrà sì e no tre anni, è un buon compagno per bimbi ai primi passi: partorito in Francia da Bénédicte Guettier, circa quindici anni fa e diventato un fortunato cartone animato, ci viene riproposto con due storie dalle Edizioni Clichy, in una pubblicazione cartonata e dai colori pieni, a misura di mani di bambino.
L’efficacia delle sue avventure sta tutta nella semplicità comunicativa d’immagini e di testi.
Trotro si lava racconta una mattina qualunque, con la lentezza da grandi imprese che hanno le mattinate di un cucciolo che va in bagno per lavarsi, pezzetto per pezzetto. Bello e pulito, Trotro è ora pronto a tuffarsi in una tazza di latte e biscotti, con buona pace del sapone. Chi è mamma lo sa, “il cucciolo si lava” è una storia infinita!
Trotro fa la nanna è, invece, la cronaca di una sera qualunque, a letto, con gli occhi spalancati nel buio, da solo: ed è questo il bello: Trotro non ha accanto nessuna mamma a prenderlo tra le braccia per rassicurarlo, no; Trotro ha paura, ma la supera con l’aiuto della voce interiorizzata della mamma, con il coraggio di guardare sotto il letto e di scoprire che i mostri sono solo amici non riconosciuti.
Il nostro Trotro, bambini, può chiudere gli occhi e far la nanna, senza paura. Anche da solo.
Foto: Universal Pictures France, licenza CC 2.0