Quante volte vi siete sentiti dire “mangia tutto, non lasciare avanzi nel piatto”? Credo sia nella top ten delle frasi più dette ai bambini della nostra parte del mondo…e anche in quella delle più fastidiose! Io me la sono dovuta sentir dire mille volte dalle maestre negli anni delle elementari quando pranzavo a scuola mentre per fortuna a casa le cose mi andavano molto meglio. Il cibo deve invece essere piacere ed anche occasione di divertimento (e, perché no?, gioco) senza ansie a farci compagnia ed ora è arrivata la nostra riscossa, che non potete assolutamente perdere in libreria.
C’è infatti un giovane illustratore di libri per bambini che ha realizzato una storia che viene raccontata proprio tramite il cibo che resta nei piatti e le mille forme che può assumere. Parliamo di Alessandro Lumare e di “La storia che avanza”, il suo primo libro pubblicato recentemente dalla casa editrice Artebambini.
L’autore è un illustratore, operatore sociale e montatore video che gioca con la realtà di tutti i giorni e la fotografia realizzando composizioni fotografiche di oggetti di uso quotidiano che poi utilizza per raccontare storie. Storie semplici che lasciano spazio e libertà all’immaginazione e all’intuizione perché considerate parte fondamentale del racconto. Questo è permesso da fotografie molto semplici ed essenziali ma colorate, divertenti ed immediate. Ma più delle parole parlano le immagini che dovete andare a vedere! Passate a dare un’occhiata al suo blog pieno di bellissime foto e di video dei laboratori per bambini che Alessandro Lumare tiene in molte occasioni, l’ultima da Eataly a Roma proprio per promuovere il libro uscito da poco di cui stiamo parlando. Ah dimenticavo che le tavole del libro sono state selezionate qualche tempo fa per la Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2012.
“La storia che avanza” racconta attraverso composizioni fotografiche di cibi rimasti nel piatto dopo un pranzo, una merenda o uno spuntino una fiaba molto semplice che può essere arricchita dalla fantasia dei kids che leggono e osservano e che solo loro sanno avere. E l’abbinamento cibo, fotografie e immaginazione ci piace molto! Pezzettini di verdure, bucce di mela, noccioline, formaggio e tanti altri avanzi di cibo che ci troviamo davanti tutti i giorni assumono forme che descrivono e raccontano in maniera immediata la storia. Il sedano diventa un albero, i peperoncini sono gli alberi del paesaggio, il formaggio assume l’aspetto di un topolino e tante altre trovate originalissime. Un piccolo racconto che inizia con un albero che tanto tempo fa parlò ad una bambina e le chiese di prendersi cura dei semi di un frutto… Il resto scopritelo con il libro in mano e il divertimento è assicurato!