Certe persone i libri ce li hanno dentro e nemmeno lo sanno.
Come se al posto del sangue gli scorresse inchiostro, nelle vene.
Detto così fa un po’ paura, ma non c’è da spaventarsi.
Leggere è una cosa importante, ed è bene cominciare presto, perché forma le menti e dà un modo nuovo per sognare.
Ci sono certi bambini che non hanno mai avuto libri in casa.
Non si rendono conto della loro esistenza finché non la scoprono da soli.
Cosa saranno mai, allora, questi mostri con la copertina di cartone, pieni di pagine ricoperte di parole scritte?
Nessuno te lo può spiegare: tutto quello che devi fare per capirlo è prenderli, aprirli e cominciare a leggere.
Spesso anche un bambino si rende conto che era proprio quello, che aspettava.
Questo ha un ruolo importante nello sviluppo della fantasia, una cosa utilissima, se alimentata nel modo giusto.
C’è bisogno che i bambini abbiano la giusta guida, come in tutte le cose della loro giovane vita.
Certamente un bambino può leggere quello che vuole. Ma sono sicura che potrebbe amare molto di più qualcosa confezionato nella misura adatta a lui.
Ecco perché esistono libri per bambini.
Però c’è dell’altro.
Proprio perché crescono senza libri in casa, non tutti i bambini hanno la giusta guida al momento giusto.
Questi bambini si rendono conto forse un po’ tardi dell’esistenza di libri scritti apposta per loro.
E quando succede, quasi sempre, non sono più bambini.
Per lo meno fisicamente.
Certamente questo non dovrà renderli tristi.
I bambini troppo cresciuti, si ritrovano a un livello di altezza fuori dalla norma nella sezione per ragazzi delle librerie, con gli occhi che brillano e la mente rapita.
Quante possibilità avrebbero potuto avere e non gliel’aveva mai detto nessuno!
In questi casi non c’è bisogno di disperare.
Come non è mai troppo presto per avvicinarsi alla lettura, non è mai troppo tardi per prendere in mano un libro non proprio adatto all’età che si ha.
Io ci sono arrivata dopo molto tempo: leggere libri per bambini –e per adolescenti– è una specie di zucchero nella pillola della vita che deve andare giù.
E si scoprono tante cose.
Cose che magari non avrebbero mai sfiorato la mente di un bambino.
O cose che avremmo voluto sapere e ci piacerebbe regalare al primo bimbo che incontriamo.
“Compra questo libro, ti piacerà di certo” mi vedrete dire ai bambini in libreria.
“Signorina, tutto bene?” sentirete le commesse dirmi, mentre seduta in una sediolina troppo piccola per me, verso due o tre lacrime ritrovando Winnie the Pooh e Christopher Robin.
Ma non temete. Saranno solo lacrime di commozione.
Ora, io so che probabilmente la mia sindrome da “Petra Pan” è un po’ troppo accentuata.
Ma quanti si sono ritrovati a leggere un libro per l’infanzia, o per i ragazzi, e si sono sentiti fortunati per averlo fatto proprio in quel momento?
A me è capitato. Parecchie volte.
E ho proprio intenzione di parlarvene.