Simone Laudiero, Gli Eroi Perduti. Le mura di Cartavel (vol. 1), Piemme
Quando pensiamo al fantasy pensiamo automaticamente a castelli immersi nella nebbia, pioggia tutto l’anno, maghi barbuti, draghi, cavalieri misteriosi, un ambientazione alto-medievale di stampo anglosassone. L’ambientazione è uno degli aspetti fondamentali del fantasy, da autrice e lettrice direi la base stessa di una storia. Uno dei motivi che mi hanno fatto innamorare di questi libri di Simone Laudiero è proprio la loro ambientazione, così diversa da quella a cui siamo abituati a collegare il “fantasy classico”.
La serie Gli Eroi Perduti è stata definita un “fantasy mediterraneo”. Che cosa aspettarsi, dunque? Come ha detto il suo stesso autore, si tratta di un Game of Thrones con i gabbiani al posto dei corvi, una definizione ironica ma calzante, che mostra subito cosa troverete tra queste pagine.
Della serie Piemme ha pubblicato i primi due volumi, Le mura di Cartavel e Il ritorno del mare, oltre a un breve racconto ambientato nello stesso universo fantastico, Ronac e Raila. La saga dovrebbe concludersi con il terzo volume di cui ancora non è stata annunciata la data di pubblicazione.
La Croce Azzurra è il luogo dove le vicende si svolgono, solo che la Croce Azzurra non è una terra, come si potrebbe pensare, ma un mare, formato da quattro bracci sui quali si affacciano delle torri. Un crocevia di culture, popoli e vicende, un po’ come il nostro Mediterraneo. Il mare è il fulcro, infatti, di questa saga, ed è anche per questa ragione che possiamo parlare davvero di “fantasy mediterraneo”: le città, i luoghi, l’atmosfera che incontrerete sono quelli che potreste incontrare passeggiando sulle coste che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
In un tempo ormai lontanissimo, gli Eroi Perduti hanno sconfitto le creature venute dal mare, dando così origine all’Era degli Uomini: le terre che i paladini hanno salvato da morte certa adesso sono controllate dall’impero di Sarmora che si avvale di una sostanza potentissima per sottomettere i suoi nemici: l’Itri. Ultimo avamposto per la conquista del mare di mezzo: Cartavel e le sue inespugnabili mura. La storia inizia da qui: dai due anni di assedio e dall’ultima speranza di abbattere le mura di Cartavel, usare l’Isola di Ferro, la nave da guerra più terribile mai costruita.
Ronac è la protagonista della storia, una cacciatrice di tesori, una sorta di Indiana Jones al femminile, una simpatica canaglia con una strana propensione a finire nei guai. Il sogno più grande di Ronac è diventare una Rassin della Torre Dorata, la gilda di cacciatori di tesori. Ronac si troverà, suo malgrado, coinvolta in una serie di avventure, misteri e segreti che metteranno a repentaglio la sua stessa vita.
A Rovaine, invece, è affidata la missione di dare la caccia a coloro i quali stanno pensando di far fallire il varo dell’Isola di Ferro: dolce e determinata, è la voce che ci racconta la storia di coloro i quali vogliono abbattere Cartavel.
C’è poi Asul, che ha un messaggio importantissimo da recapitare, una lettera di cui non conosce neanche il contenuto ma che il suo Maestro gli ha ordinato di portare a destinazione: per farlo, dovrà affrontare difficili prove.
Simone Laudiero, Gli Eroi Perduti. Il ritorno del mare (vol. 2), Piemme
Nella seconda avventura, Il ritorno del mare, tutto ruota attorno alla Scala Bianca, la spada che un tempo riposava nella tomba del Santo protettore di Cartavel. L’arma non è una semplice reliquia, è l’unica speranza contro il ritorno dei Vala, leggendari mostri marini, un tempo sconfitti dagli Eroi Perduti, che ora stanno per riemergere dagli abissi. Non dico altro, per chi non avesse ancora letto il primo volume, ma questo secondo (che mi è piaciuto ancora di più del primo) è ricco di colpi di scena e se il primo volume si soffermava maggiormente sull’ambientazione, questo approfondisce meglio la psicologia dei personaggi e le relazioni. Moltissimi i segreti da rivelare, tanti i misteri del passato che verranno fuori e parecchie le decisioni difficili da prendere. Ho apprezzato molto di questo secondo volume la crescita dei personaggi, per i quali ho provato una fortissima empatia (soprattutto per Ronac e Rovaine).
Se cercate una serie fantasy dall’ambientazione nuova, originale e accattivante, Gli Eroi Perduti di Simone Laudiero è proprio la saga che fa per voi.