Ho imparato di più da questa fiaba di Hans Christian Andersen che da una pila di libri di filosofia.
Mi sono commossa di più rileggendo a 32 anni La regina delle nevi di quanto avrei potuto fare rileggendo un articolo di guerra su un quotidiano.
Mi hanno più riempito gli occhi di meraviglia le illustrazioni di Ana Grigorjev che una mostra d’arte blasonata.
In una parola sono felice, proprio felice, di avere avuto tra le mani l’edizione Giunti Junior de La Regina delle Nevi. Sembra scontato o doveroso per un libro per bambini e ragazzi il catapultare in un mondo magico e portentoso, ma non lo è, soprattutto non con questa potenza e immediatezza che deriva dalla perfetta armonia tra testo e immagini, di cui in particolare mi hanno colpito i colori, caldi e comunicativi come abbracci anche quando descrivono i reami gelidi ed eterni della regina.
È vero, questa sovrana ha ispirato Elsa di Frozen, sebbene la storia Disney si possa definire più una fan fiction che ha preso lei come protagonista e le ha dato profondità, una storia, un’umanità. Qui siamo di fronte alla matrice di tutto ciò, a una splendida matrice a dire il vero, che ci fa vedere una “Elsa” in preda alle caratteristiche del freddo, padrona del suo maestoso castello di stalattiti e stalagmiti, ma ancora prima del soffio del cuore scatenato da Anna.
Io regalerò questo libro a un’amica, perché così tanta bellezza rimane tale solo se condivisa. Spero di invogliarvi a fare altrettanto: andatelo a cercare, documentatevi, fatevi affascinare dal mondo densissimo di Andersen e diteci che cosa ne pensate!