Ma come? È già passato il Natale? Ma perché le vacanze hanno così fretta di finire? Per fortuna si avvicina la festa dell’Epifania così come si avvicinano i Re Magi. Che porti carbone o dolciumi, la Befana segna anche il ritorno sui banchi di scuola, dove si ritroveranno presto anche i ragazzi del Nuovo Collegio della Missione di Cagliari che, intanto, tornano qui da noi con la rubrica Scrivere mi piace. Continuano le prove di scrittura creativa nate da un’esperienza scolastica, introdotta, qui di seguito, dall’insegnante Stefania Mancosu!
Dopo aver letto alcuni brani del libro di Giorgio Faletti La piuma, ho chiesto ai ragazzi della prima media D ed E di inventare delle storie che avessero come protagonista una piuma. Queste sono le sue strabilianti avventure…
La piuma del Brasile
Oggi vi racconterò la storia di come sono arrivata fin qui.
Prima di tutto mi presento: sono una piuma, sono bianca ma con sfumature blu chiare. Provengo dall’ala di un pappagallo di Rio: in Brasile! Gli ultimi ricordi sono la foresta e il Carnevale con tutti quei colori sgargianti. Un giorno, non mi ricordo bene cosa successe, so solo che dopo un po’ mi ritrovai dentro un cuscino.
Dopo giorni e giorni passati lì dentro finalmente il cuscino si ruppe, una forte brezza di vento mi portò via, fino al centro della città di New York. Vidi una bellissima villa, era quella del sindaco; sentii un odorino invitante, stavano facendo il barbecue, ma un altro colpo di vento nuovamente mi allontanò.
Mi ritrovai nel parco della città. In cerca di avventure e molto curiosa, rimasi lì; c’era moltissima gente, molto freddo e tante specie di animali, ma nessun pappagallo!
Passai la notte lì: tante famigliole di scoiattoli venivano a disturbarmi…
La mattina seguente, alla ricerca di avventure e di nuovi amici vidi una famiglia che andava allo zoo a vedere gli uccelli e tanti altri animali. Passai tutta la giornata a cercare lo zoo e, quando finalmente lo trovai, entrai nella gabbia delle scimmie a chiedere dove erano i pappagalli, ma non riuscivo a capirle perché erano africane, mentre io sono brasiliana.
Proseguii da sola e finalmente trovai la gabbia dei pappagalli: mi sentii di nuovo a casa era molto simile alla foresta del mio Brasile. Ritrovai la mia lingua e mi passò la nostalgia di casa. Cercai di attaccarmi all’ala destra di un pappagallo e mi feci nuovi amici, una famiglia e da lì iniziò una nuova avventura.
Cecilia Luminoso, I E