Rose Lagercrantz, illustrazioni di Eva Eriksson, La mia vita felice, Il Castoro
È un titolo semplice e luminoso, La mia vita felice, eppure il sole manca nella copertina di questa novità, edita da Il Castoro. In effetti non sempre serve il sole per essere felici: due bambine si riparano dalla pioggia sotto un grande ombrello, per loro quella pioggia è un motivo in più per stare vicine e per giocare, magari saltando in una pozzanghera d’acqua con ai piedi un bel paio di stivali di gomma. E così la vita felice si riflette nei loro sorrisi e in quell’abbraccio, nell’amicizia che fa stare bene.
La mia vita felice mi ha inizialmente riportato alla mente “il gioco della felicità”, un ricordo che collego con un po’ di fastidio (lo confesso) alla figura di Pollyanna, ma la piccola Dani non è per nulla fastidiosa, è una bambina vivace e allegra, con una vita piena di momenti felici, ma non solo.
Contare i momenti felici
Con una struttura ciclica, il libro si apre e si chiude vedendo la piccola protagonista a letto, pronta per dormire. A volte addormentarsi, però, è davvero difficile, in questi casi Dani si aiuta con un metodo tutto suo: invece di contare le pecore conta tutte le volte in cui è stata felice.
Conosciamo così sin dalle prime pagine alcuni momenti felici della sua vita, fino al primo giorno di scuola, quando si ritrova sola, senza alcun amico. Molto presto, già durante il secondo intervallo, Dani vive un momento felice che non dimenticherà più: conosce quella che sarà la sua compagna di banco e l’amica del cuore, Frida. Avere un’amica come Frida vuol dire collezionare una lunga serie di momenti felici, anche se non mancano i litigi, come in ogni amicizia.
Dani conta i momenti felici, ma non sempre è felice. Quando Frida deve trasferirsi, per esempio, non è felice per niente e addormentarsi la sera diventa veramente difficile, per non parlare delle ore del giorno, come quando a scuola si ritrova a fissare la sedia vuota accanto a lei.
Dani è infelice, le sembra che sarà così per sempre, ma piano piano anche la vita in classe migliora e la bambina si rende conto che andare a scuola può essere ancora divertente. La collezione dei momenti felici può continuare, anche se ci saranno sempre dei momenti meno felici, non possiamo fare nulla al riguardo se non accettarli così come sono, andando avanti.
Una storia illustrata per le prime letture
La mia vita felice è un libro di Rose Lagercrantz, autrice svedese vincitrice nel 1979 del prestigioso Premio Astrid Lindgren (il suo debutto nei libri per ragazzi è del 1973).
Come racconta nell’intervista alla casa editrice Il Castoro, l’idea per il libro è nata in seguito alla morte della madre (anche la piccola protagonista del libro ha perso la madre), un momento veramente infelice in cui è nato nella scrittrice il bisogno di tornare felice, buttando giù prima di tutto un titolo, La mia vita felice appunto, da qui è nata la storia di Dani, ora sviluppatasi in una vera e propria serie.
Il libro è illustrato dalla svedese Eva Eriksson che con semplici disegni a inchiostro accompagna il bambino, intento nelle sue prime letture in autonomia, nel mondo di Dani e nelle sue emozioni.