Cosa succede quando non si ha voglia di studiare e, piuttosto che ascoltare le letture del prof, gli si fa il verso o ci si perde in sogni a occhi aperti? Le punizioni sono dietro l’angolo: ripeti quello che ho detto, mi porterai il doppio degli esercizi per casa, lo dirò ai tuoi genitori, vai dritto in presidenza!… solo per citarne alcune tra le più gettonate degli ultimi anni.
Ma qual è la giusta punizione quando a essere svogliata (o troppo vispa e arguta!) a scuola è una bambina di New York nata negli anni ’10?
New York, 1928
Martha O’Doyle ha dodici anni, una fervida immaginazione, il temperamento degno delle sue origini irlandesi e pochissima voglia di assistere alle lezioni noiose e inconcludenti di mademoiselle Flanagan. Così, quando osa opporsi al maschilismo della storia di Adamo ed Eva, viene espulsa dalla scuola parrocchiale di Brooklyn. E questa è solo la prima parte della punizione. La seconda è ben peggiore: la mamma di Martha, stanca del suo atteggiamento, la fa assumere come aiuto-cuoca presso la splendida casa del signor Sewell, dove avrà a che fare con pentole, mobili di lusso e feste in maschera, ma soprattutto con i segreti che la casa e le persone che la abitano nascondono. E una bambina curiosa come lei non può non desiderare di venirne a capo!
Così sullo sfondo di un contesto animato da fatti tragici e sconvolgenti, quali la morte di Sacco e Vanzetti, una campagna elettorale lunga e difficile, la crisi economica del ’29, si inserisce una fitta rete di misteri grandi e piccoli, legati a quello che a Martha, almeno all’inizio, sembra un castello delle fiabe.
Il signor Sewell è il proprietario di una delle testate più influenti di New York, è un uomo d’affari sicuro di sé, disposto a fare di tutto (ma proprio di tutto!) per proteggere i suoi interessi, un magnate dell’editoria ambizioso e senza scrupoli. La New York degli anni Venti è una città vivace, animata da uno spirito ribelle che uomini come Sewell cercano di schiacciare, confidando nella propria capacità di influenzare l’opinione pubblica attraverso il potere della stampa. Sewell è anche un marito la cui moglie, a detta di tutti, è pazza, una donna imprevedibile che, per questo, viene tenuta rinchiusa in una stanza all’ultimo piano della loro incantevole casa.
Effettivamente Rose non è una donna come le altre. Di lei si sa poco, se non che da giovane ha avuto un rapporto conflittuale con il ricco padre per via del suo atteggiamento poco “consono” a una ragazza di buona famiglia come lei. Eppure Martha non è convinta che le cose stiano veramente come le vengono raccontate…
E poi c’è Alphonse, un valletto silenzioso e discreto, ma tanto colto… Cosa nasconderà dietro quel suo atteggiamento dimesso e sfuggente?
E le cene misteriose del signor Sewell? Chi sono veramente i suoi ospiti?
Per non parlare di quella strana galleria in casa, sulle cui pareti si avvicendano le opere d’arte di Caravaggio, Picasso, Artemisia Gentileschi… che Rose fa appendere quasi a voler lasciare una traccia, un messaggio… forse una richiesta di aiuto?
Martha ha proprio un bel da fare: oltre a doversi occupare delle pulizie, è impegnata a origliare dietro le porte e non può lasciarsi sfuggire le strane manovre che avvengono in quella casa e che spesso la spingono a svolgere le sue indagini perfino nelle strade di Brooklyn. E poi ci sono i gemelli cui deve badare, i suoi due fratellini che adora e che accudisce nel tentativo di aiutare la madre quando è troppo stanca per occuparsi anche di loro. Il padre di Martha, Papo, è troppo impegnato per essere d’aiuto alla famiglia. È uno showman, un attore di vaudeville, sempre in giro per gli Stati Uniti.
La galleria degli enigmi, dunque, è il luogo in cui viene conservata la collezione dei quadri parlanti di Rose, ma è anche la sequela di misteri che quelle opere d’arte si portano dietro, i misteri di una casa bella quanto inquietante, legati alla vita dei suoi abitanti e a quella di altri personaggi che animano uno dei periodi più intensi e travagliati della storia del ‘900.
La galleria degli enigmi, di Laura Marx Fitzgerald (Fabbri Editori)…
… è un avvincente giallo per ragazzi che racconta la storia di una bambina alle prese con gli eventi della grande Storia e con i processi che attraversano una città piena di contraddizioni: la gioventù difficile e le aspirazioni di Rose, l’intraprendenza e la curiosità di Martha, il coraggio e la forza della madre sono espressione della donna che scalpita per emanciparsi; l’arroganza e la supponenza di Sewell sono quelle di una classe sociale che ha nelle mani il quarto potere e lo usa in modo da controllare e influenzare le masse; la condizione del padre di Martha è la stessa di chi non riesce a adattarsi ai rapidi cambiamenti che il secolo breve impone.
La galleria degli enigmi è anche la storia di una bambina raccontata dall’anziana Martha O’Doyle che nel tempo ha capito l’importanza di prestare attenzione quando qualcuno è disposto a trasmettere quello che sa, e che le punizioni rendono cosciente di quanto sia difficile la vita al di fuori delle mura di casa e del nido familiare. Per essere preparati ad affrontarla è necessario passare attraverso le “lezioni” degli adulti, siano essi genitori, insegnanti o valletti tuttofare, e saper apprezzare anche quello che inizialmente sembra faticoso ma che poi potrebbe rivelarsi utile per sentirsi all’altezza di ogni situazione.
Infine La galleria degli enigmi è una storia piena di storie, storie di persone, di miti, storie del passato…
Le storie che sono rimaste invariate nei secoli, e che pure rinascono ogni volta che le si racconta.