Due mesi e il mondo finirà: questa è la premessa di La Fine di Mats Strandberg. Tutti lo sanno, la notizia è di dominio pubblico, è una cosa certa, non ci si può fare nulla. Una cometa, infatti, sta per impattare col pianeta Terra e il risultato sarà la completa estinzione del genere umano.
La storia segue le vicende dei due protagonisti adolescenti: a 17 anni dovresti pensare al futuro, alla vita, all’amore, dovresti avere dei sogni. Questi ragazzi non possono più averli, perché sanno di dover morire, eppure sono adolescenti, hanno 17 anni, appunto, ed è difficile tenere a bada i sogni e l’amore, quando hai 17 anni.
Un mese appena separa la vita dalla morte e Simon e Lucinda dovranno scegliere attentamente come trascorrerlo: perché una loro carissima amica è morta e loro vogliono scoprire la verità. La fine è un thriller ambientato in un contesto apocalittico, che sia apre a riflessioni profonde sulla vita e sulla morte, sull’amore, sulla solitudine, sul tempo.
La storia è raccontata dalle voci, alternate, di Simon e Lucinda, ed è interessante vedere come la fine del mondo e la morte vengano percepite dai due giovani protagonisti. Si tratta di argomenti non semplici, ma qui trattati con delicatezza e dunque perfettamente adatti a un pubblico young adult.
Bella anche l’analisi dei rapporti, soprattutto quelli famigliari, e come questi cambino influenzati dalla fine del mondo che si avvicina. Un libro che unisce thriller, racconto young adult e atmosfere apocalittiche e che ha il pregio di concedere a tutti e tre questi elementi il giusto spazio.